Presenza e attività degli italiani a Canton dalla prima guerra dell'Oppio al trattato di commercio e navigazione del 1866
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2 hanno aiutato a formare la conoscenza della Cina in Occidente, in un periodo in cui questo enorme e complesso Paese stava appena iniziando a dischiudere le proprie porte al mondo. I primi resoconti relativi al capoluogo del Guangdong sono Portoghesi, primi fra gli europei a raggiungere la città nel 1517. Seguirono altri esploratori come il commissario Peter Mundy, che giunse nel 1637 a bordo della prima nave inglese che tentò di avviare trattative commerciali con la Cina. Poco dopo arrivò la prima ambasciata della Compagnia delle Indie Orientali Olandese, accompagnata da Jan Nieuhof, cronista ufficiale e disegnatore della missione. Il libro pubblicato da Nieuhof nel 1669 conteneva i disegni delle più antiche vedute di Canton e della Cina conosciute in Occidente. Oltre un secolo dopo, Lord Macartney condusse un’ambasciata per conto del sovrano inglese Giorgio III, verso l’Imperatore Qianlong, con la speranza di convincerlo ad aprire al commercio un maggior numero di porti. Tale viaggio, incluse le tappe a Canton e Macao, fu rigorosamente documentato in diari e disegni, per quanto riduttivi e basati su osservazioni approssimative su un Paese così poco conosciuto. Dal 1830 in poi si possono trovare dei documenti più particolareggiati ed accurati circa le abitudini di vita a Canton soprattutto ad opera dei missionari Protestanti, che si stabilirono numerosi in città. I loro articoli e reportage iniziarono a circolare all’interno della comunità straniera grazie soprattutto alle nuove pubblicazioni Occidentali. La prima opera in inglese sulla Cina fu del sovrintendente al commercio inglese in Cina, John Francis Davis, che risedette a Canton per oltre vent’anni. Davis comprendeva il cinese e i cinesi e attraverso la sua opera, The Chinese: a Description of China and its Inhabitants, pubblicato nel 1836, dischiuse il favoloso mondo della Cina all’Occidente. Questo filone letterario fu presto arricchito dalle pubblicazioni degli Americani Oswald Tiffany e William Hunter, ma un discreto apporto fu dato anche da alcuni dei soldati coinvolti nelle due Guerre dell’Oppio 5 e da rappresentanti consolari che si fermarono in Cina, per quanto evidenti siano i prestiti provenienti dalle prime opere. Di un certo rilievo sono anche i resoconti del Reverendo John Gray e del dottor John Glasgow Kerr 6 , relativi proprio alla città di Canton, ad opera di due personalità che non solo si fermarono a lungo in città, ma 5 Cfr: CAPITOLO 1. 6 Reverendo J. Gray, Walks in the city of Canton ; J.G. Kerr, The Canton Directory; per ulteriori approfondimenti cfr: CAPITOLO II par. 2.2.
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Presenza e attività degli italiani a Canton dalla prima guerra dell'Oppio al trattato di commercio e navigazione del 1866
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Falato |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Studi Orientali |
Corso: | Lingue e letteratura afroasiatiche |
Relatore: | Federico Masini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 91 |
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