Storia di una beffa mediatica: il caso dei ''falsi Modì''
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32 fosso e dunque un’ulteriore prova dei lunghi anni di immersione, in cui è rimasto il capolavoro» 66 . Tutta la cerchia dei sei ragazzi partì alla mezzanotte in direzione del Fosso Reale dove arrivarono verso l’una e mezza. Dopo una foto di repertorio alla luce di un lampione, i ragazzi lanciarono la testa proprio davanti all’escavatore che il giorno fece la pesca miracolosa. Il segreto dei ragazzi durò per un mese fino a quando, la mattina del 28 agosto, Gianni Farneti, vice direttore del settimanale «Panorama» e di origini livornesi, ricevette una telefonata dalla signora Tuti Ferrau Ghelarducci, una sua lontanissima parente, nella quale gli venne chiesto un appuntamento per raccontargli una "storia divertente". Il vice direttore impiegò poco a collegare la chiamata alla vicenda di Modigliani a Livorno e organizzò un incontro presso la sede del settimanale nel primo pomeriggio. «E il pomeriggio alle 3 Tuti Ferrau è davanti alla sua scrivania. Non è sola, c’è il marito, Alberto Gherlarducci, altro compagno di gioventù di Farneti, un signore sconosciuto, che si presenta come Alberto Ferrucci, e tre ragazzi [...] Michele Ghelarducci, Francesco Ferrucci e Pietro Luridiana. Dopo i saluti di rito [...] Tuti tira fuori dalla borsa una busta, e dalla busta una fotografia in bianco e nero. La foto mostra due ragazzi, Pietro e Francesco, che sorridono in un prato accanto a una pietra che a prima vista sembra proprio lei, "Modì 2", la più bella delle statue ripescate nei fossi di Livorno. Compare anche un altro ragazzo nella foto. "Chi è questo?", chiede Farneti. "È un altro amico, Michele Genovesi, l’abbiamo preparato in quattro lo scherzo, ma lui non vuole comparire in questa storia. Anzi, la foto, se la pubblicate, dovete tagliarla perché ci siamo impegnati con lui". Viene fuori così, a poco a poco, dettaglio dopo dettaglio, il racconto di quella che passerà alla storia come la "burla di Livorno"» 67 . Ed ecco perché i ragazzi attesero tanto prima di raccontare la verità: «Luridiana spiega che, fatto lo scherzo, erano partiti a fine luglio per le vacanze, all'estero: "Eravamo tranquilli e sicuri che lo scherzo sarebbe stato scoperto". "Speravo – ripete Michele Genovesi – che la storia, visto che la nostra statua era così rudimentale, si sgonfiasse da sé. Ma quando ho visto che si rischiava di continuare ad accreditare un falso, ho capito che c'era bisogno di chiarezza [...] perché la burla, per qualcuno, stava per diventare una vera tragedia". Aggiunge "Mi dispiace solo che qualcuno può parlar 66 Ivi, p. 94.
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Storia di una beffa mediatica: il caso dei ''falsi Modì''
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Bonsignori |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Federico Mazzei |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
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