Tra politica e letteratura: il mito di Venezia
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8 concreto della vita cittadina, della sua origine sacra. Egli aveva annotato nelle sue memorie che Venezia era la città dove il culto aveva il suo maggior splendore e dei Veneziani aveva scritto: “Et encores qu’il y peut bien avoir d’autres faultes, si croy-je que Dieu les en aide, et pour la reverence qu’ilz portent au service de l’Eglise” 5 . Altro fulcro della vita della città sin dalle sue origini, insieme al culto marciano, fu l’emporio realtino, simbolo degli scambi commerciali , linfa vitale per tutta la comunità : si istituiva uno stretto “rapporto tra S. Marco e Rialto, tra il palazzo e il mercato, tra il centro politico e il centro economico, tra il politico ed il mercante : anche l’uomo politico è mercante; ed egli esce dal fondaco per salire le scale del Palazzo e sedere nei consigli, ed in essi porta l’eco dei bisogni, delle esigenze, delle necessità di cui è stato testimone nelle contrattazioni quotidiane, e se ne fa interprete, quando si tratti di tutelare l’interesse dello stato, che coincide con quello di tutti e di ciascuno. Il contatto quotidiano, l’affinità d’interesse, la coesistenza 5 Ibid.
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Informazioni tesi
Autore: | Josefa Amarena |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Grazia Distaso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 134 |
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