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Stereotipi e disuguaglianze di genere - una rassegna sulle differenze uomo - donna e sulla rappresentazione mediatica della figura femminile

La società contemporanea e soprattutto gli stati occidentali, stabiliscono chiaramente il principio dell’uguaglianza tra uomini e donne. Tuttavia, le donne continuano a subire continue discriminazioni in molti ambiti della vita sociale. In effetti, la formazione di stereotipi di genere discriminatori continua a collocarle in una posizione subordinata nella società, con conseguenze difficoltose per loro nell’accettazione di tali differenze.
Questi stereotipi sono radicati nella cultura occidentale, e ciò si evince dal fatto che sin dalla prima infanzia le differenze tra il genere maschile e quello femminile sono sotto gli occhi di tutti. A partire dalla famiglia, luogo primario in cui si cerca di costruire un ambiente appropriato alla sua identità biologica, si passa ai negozi di giocattoli in cui la divisione dei reparti è basata sul genere. Successivamente si verificano dinamiche simili a scuola, con la discriminazione di materie e corsi considerati più adatti ai maschi rispetto alle femmine e viceversa, e questo si protrae sino alla scelta dell’eventuale percorso universitario e dell’ambito lavorativo più appropriato a sé. Nel mercato del lavoro la donna è considerata inferiore, con conseguenti remunerazione e ruoli minori rispetto ai colleghi maschili. Inoltre, sul posto di lavoro alle donne è richiesta una bella presenza, in termini estetici e di abbigliamento. Prima di considerare le competenze e le capacità di una donna, lei deve essere bella, sensuale e mostrarsi all’uomo sotto certe vesti. Tale sessualizzazione della donna viene rimarcata nel modo in cui viene rappresentata mediaticamente la figura femminile, attraverso messaggi e contenuti specifici che enfatizzano l’importanza prioritaria del corpo e dell’aspetto fisico.

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5 Introduzione Viviamo in una società patriarcale che ancora oggi limita il ruolo della donna alle mura domestiche o come oggetto del desiderio maschile, utile prima di tutto a soddisfare le sue volontà. Questo atteggiamento deriva da specifici stereotipi di genere, tema che da il titolo alla tesi, che sono radicati nella nostra cultura e si tramandano da generazioni, tramite i mezzi a disposizione. I temi che riguardano le donne, il femminismo, l’estetica, mi stanno molto a cuore, ed è per questo che ho deciso di approfondirli in questo elaborato. Non è facile per una donna vivere in una società dove viene considerata sempre in una posizione subordinata rispetto all’uomo, o viene notata solo virtù della sua bellezza, ponendola nella condizione di confrontarsi con il sesso maschile a cui tutto è concesso. L’argomento della mia tesi si articola su tre capitoli. Nel primo capitolo ho deciso di fornire una panoramica generale su cosa sono gli stereotipi sociali, su come si formano e si modificano nel tempo. Inoltre, ho descritto dettagliatamente la categorizzazione sociale, che è uno dei processi cognitivi messi in atto quando si utilizzano inconsapevolmente gli stereotipi. Con il secondo capitolo si entra nel vivo del discorso sugli stereotipi di genere, con un’introduzione sul genere femminile nella storia e su cosa sono gli stereotipi di genere. Successivamente, ho approfondito in quali situazioni quotidiane le differenze di genere si presentano: a scuola, nei negozi di giocattoli per bambini, nel mondo del lavoro. L’ultimo paragrafo di questo capitolo pone l’enfasi sui canoni socioculturali della bellezza femminile, con un’analisi sulla rappresentazione femminile nei mass media, molto differenziata da quella maschile. Queste situazioni sono pervasive della vita di ogni donna e hanno implicazioni importanti sul loro benessere psicologico. Questo è il tema del terzo capitolo, in cui ho deciso di analizzare le conseguenze psicologiche dell’essere vittima degli stereotipi e della rappresentazione oggettivata della figura femminile nel mondo mediatico, ricordando come anche questo sia un modo per mantenere inalterate le disuguaglianze sociali e continuare a tramandarle. L’obiettivo ultimo della suddetta tesi vuole essere far riflettere sulle condizioni sociali che ancora oggi investono la figura femminile.

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Ballatore
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Discipline psicosociali
  Relatore: Bianca Elisa Lagioia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

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Parole chiave

pregiudizi
disuguaglianze
stereotipi di genere
oggettivazione
immagine femminile
sessualizzazione
auto-oggettivazione
stereoripi
donne e uomini

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