La depressione post-partum paterna: effetti e conseguenze sul bambino

La depressione post-partum paterna è un argomento e un fenomeno che, ancora oggi, rimane poco conosciuto e trattato. Molti uomini non ne conoscono l'esistenza o credono che solo alla donna possa essere diagnosticata questa patologia, proprio per questo non comprendono l'importanza di una diagnosi precoce, così come il ruolo fondamentale che essi ricoprono all'interno della famiglia.
Ho deciso di affrontare questo tema perché lo ritengo significativo, credo sia opportuno esaminare quanta più documentazione possibile, in modo da portare alla luce ogni piccolo particolare, sia che esso riguardi le diverse scale e i diversi metodi per lo screening, sia che riguardi il delineare e descrivere gli effetti che la depressione provoca, a breve e a lungo termine, nel bambino. Peraltro, ho avuto un interesse particolare nell'approfondire il ruolo della figura paterna, per questo ho dedicato un intero paragrafo all'illustrazione di tale funzione.
All'interno del secondo capitolo della mia tesi ho esaminato, analizzato e riportato, quattro diversi studi scientifici che trattano il tema della depressione post-partum paterna. Essi creano un filo logico tra l'argomento, l'ipotesi di ricerca e l'obiettivo del mio lavoro; tre di questi rappresentano tre diversi punti di vista che permettono al lettore di cogliere ogni influenza, positiva e negativa, del comportamento paterno nei confronti dei figli.
Nell'uomo la depressione può manifestarsi attraverso paura, stato confusionale, rabbia, irritabilità, insonnia, diarrea, vomito, costipazione, alterazione di appetito e peso, abuso di alcol e sostanze stupefacenti e isolamento dalla vita familiare e sociale. È quindi lo screening precoce, la consapevolezza del proprio ruolo e l'assistenza che permettono ai padri di essere supportati durante un periodo così delicato come il post-parto.
Il fulcro dell'elaborato riguarda le conseguenze che la depressione post-partum paterna provoca nel bambino, ciò comprende: la compromissione dello sviluppo cognitivo ed emotivo, una probabilità più alta di sviluppare problematiche a livello comportamentale e di condotta, come, ad esempio, il disturbo oppositivo/provocatorio.