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Geometria e Coding. Esperienza con Scratch e LibreLogo in una classe quarta primaria

Al termine di questo lavoro, possiamo notare come esso si dirami in due vie. La prima via è proprio quella di far risaltare l’importanza del coding, più in generale dell’informatica, all’interno dei contesti educativi e di vedere come essa possa essere applicata a diverse discipline, come in questo caso alla geometria e alla spiegazione dei suoi concetti più rilevanti. In questo senso, l’obiettivo generale era quello di offrire alcune riflessioni che consentono di apprezzare come il pensiero computazionale sia una vera e propria strategia di apprendimento che debba essere fatta conoscere ai nostri bambini sin dal primo ciclo di istruzione.
La seconda grande via riguarda l’applicazione di quanto esposto in modo teorico, e quindi fa riferimento al progetto messo in atto all’interno della Scuola “G. Pascoli” di Varese. La proposta unisce l’insegnamento teorico alla geometria, nello specifico dei poligoni. Il fatto di permettere ai bambini di poter “toccar con mano” quanto è stato solo teorizzato, ha fatto in modo che generasse maggiore interesse nell’argomento proposto ma anche una situazione di apprendimento attivo, dove tutti gli alunni erano gli artefici della loro conoscenza in materia. Inoltre, grazie all’uso delle tecnologie didattiche è stato possibile sperimentare come esse, se usate in maniera appropriata, possano generare dei cambiamenti significativi negli alunni non soltanto in termini di apprendimento bensì anche di interesse nei confronti della disciplina stessa.

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89 Angoli e Rotazioni In “Poligoni a tutto tondo” abbiamo visto come la nozione di angolo possa assumere definizioni che indicano però oggetti geometrici differenti. In generale, però, l’angolo si può definire come ciascuna delle di un piano compresa tra due semirette, definite come lati, aventi l’origine in comune, chiamata vertice. 160 In generale possiamo osservare come il concetto geometrico di angolo sia arricchito da due aspetti: 1. quello metrico, per il quale a ogni angolo è possibile associare un numero reale e non negativo che ne definisce numericamente l’ampiezza; 2. e quello legato all’additività: se si considera un punto interno a un angolo dato, questo fa sì che, tracciando una retta che passi dal punto considerato e dal vertice dell’angolo dato, si possono formare due angoli la cui somma è pari a quella dell’angolo dato. Rispetto alla loro somma, due angoli possono essere: complementari, supplementari, esplementari; rispetto alla loro posizione: consecutivi, adiacenti. 161 Il termine ampiezza, in particolar modo, molto spesso viene presentato come un sinonimo del concetto di angolo creando così delle misconcezioni evitabili, ossia attribuite alla trasposizione didattica. Il vero significato di questo termine è quello di “grandezza”, la misura dell’angolo, la quale viene espressa in gradi (°), e definita a sua volta come la 360- esima parte dell’angolo giro. Lo studio degli angoli viene affrontato anche in relazione ai poligoni, infatti esistono: ● angoli interni: ciascuno degli angoli di un poligono compreso tra due lati; ● angoli esterni: ciascuno degli angoli di un poligono compreso tra un lato e il prolungamento del lato consecutivo. Essi, si configurano come angoli adiacenti al 160 Canale, D., & Canale L. Dizionario illustrato di Geometria Giunti Editore; Illustrated Edizione, 2009 Prato, pag. 11. 161 Ibidem.

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Savelli
  Tipo: Laurea magistrale a ciclo unico
  Anno: 2022-23
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della Formazione Primaria
  Relatore: Laura Montagnoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 221

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