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“Diverso da chi?” Disabilità, pregiudizio e autonomia

Attualmente nel Mondo le persone disabili sono 650 milioni, solo in Italia se ne contano 6 milioni. La disabilità può derivare da malattie congenite o acquisite, da traumi di diverso genere: psichico e fisico, può insorgere in conseguenza di incidenti stradali o sul lavoro. Le persone disabili rappresentano oltre il 10% della popolazione globale, e tutti insieme potrebbero formare una nuova nazione del Mondo. La disabilità, infatti, riguarda tutti, non solo coloro che ne sono coinvolti direttamente, ognuno di noi, nell’arco della propria vita, può ritrovarsi a sperimentare tale condizione, potremmo quindi definire la disabilità come una condizione umana.
La disabilità suscita in ognuno di noi sentimenti contrastanti, spesso viene vissuta al pari di un lutto, ci spaventa, e per questo la rifiutiamo. L’immagine del disabile ci mette davanti alle nostre paure, ci suscita un senso di disagio, e per difenderci dalla paura dell’ignoto mettiamo in atto pensieri e atteggiamenti ricchi di pregiudizi.
L’approccio alla disabilità è ancora troppo spesso improntato al pietismo e all’assistenzialismo, e il welfare state non è in grado di fornire risposte adeguate alle esigenze delle persone con disabilità; è proprio all’interno della nostra società, che noi definiamo moderna, che si creano e si riproducono meccanismi di rifiuto sistematico e di emarginazione del diverso, di colui che non rispetta gli standard di efficienza imposti dalla società.
Questo elaborato si inserisce nell’ottica di analizzare i pregiudizi collegati al mondo della disabilità per capire quanto quest’ultimi siano un ostacolo alle relazioni, e quanto impediscano la realizzazione del cambiamento a livello societario. Inoltre verrà approfondito il tema della disabilità, facendone un excursus storico e normativo, e analizzando la Sindrome di Down nello specifico. Successivamente vedremo l’importanza che i percorsi di autonomia per le persone disabili rivestono nel favorire l’inserimento e l’inclusione nella società, e di quanto tali percorsi siano utili per la vita di queste persone. Infine riporterò la mia esperienza di volontaria all’interno dell’Associazione “Il Sole” che si occupa principalmente di promuovere l’autonomia per le persone Down.

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4 Introduzione Attualmente nel Mondo le persone disabili sono 650 milioni, solo in Italia se ne contano 6 milioni. La disabilità può derivare da malattie congenite o acquisite, da traumi di diverso genere: psichico e fisico, può insorgere in conseguenza di incidenti stradali o sul lavoro. Le persone disabili rappresentano oltre il 10% della popolazione globale, e tutti insieme potrebbero formare una nuova nazione del Mondo. La disabilità, infatti, riguarda tutti, non solo coloro che ne sono coinvolti direttamente, ognuno di noi, nell’arco della propria vita, può ritrovarsi a sperimentare tale condizione, potremmo quindi definire la disabilità come una condizione umana. La disabilità suscita in ognuno di noi sentimenti contrastanti, spesso viene vissuta al pari di un lutto, ci spaventa, e per questo la rifiutiamo. L’immagine del disabile ci mette davanti alle nostre paure, ci suscita un senso di disagio, e per difenderci dalla paura dell’ignoto mettiamo in atto pensieri e atteggiamenti ricchi di pregiudizi. L’approccio alla disabilità è ancora troppo spesso improntato al pietismo e all’assistenzialismo, e il welfare state non è in grado di fornire risposte adeguate alle esigenze delle persone con disabilità; è proprio all’interno della nostra società, che noi definiamo moderna, che si creano e si riproducono meccanismi di rifiuto sistematico e di emarginazione del diverso, di colui che non rispetta gli standard di efficienza imposti dalla società. Questo elaborato si inserisce nell’ottica di analizzare i pregiudizi collegati al mondo della disabilità per capire quanto quest’ultimi siano un ostacolo alle relazioni, e quanto impediscano la realizzazione del cambiamento a livello societario. Inoltre verràapprofonditoiltemadelladisabilità,facendoneunexcursusstoricoenormativo, e analizzando la Sindrome di Down nello specifico. Successivamente vedremo l’importanza che i percorsi di autonomia per le persone disabili rivestono nel favorire l’inserimento e l’inclusione nella società, e di quanto tali percorsi siano utili per la vita di queste persone. Infine riporterò la mia esperienza di volontaria all’interno dell’Associazione “Il Sole” che si occupa principalmente di promuovere l’autonomia per le persone Down.

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Informazioni tesi

  Autore: Giulia Ciccioni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: L-39 Servizio Sociale
  Relatore: Marco Bontempi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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