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Trasparenza e informatizzazione nell'Amministrazione Locale

La tesi assume come oggetto l'analisi del livello di trasparenza dell'Amministrazione Pubblica italiana, condotta secondo un duplice approccio: storico-giuridico e sociologico. Il primo è finalizzato ad individuare i precedenti dottrinali, giurisprudenziali e legislativi che hanno condotto all'adozione della legge 241/90, e ad evidenziare la profonda innovazione introdotta dalla riforma del procedimento non soltanto sugli istituti e sull'organizzazione amministrativa, ma anche sul ruolo dell'Amministrazione, sulla concezione del procedimento e sulle modalità relazionali tra cittadino ed enti pubblici. L'analisi sociologica si fonda sulla considerazione che alla base della riforma, e quale presupposto di successo, si pone la necessità di modulare la comunicazione dell'amministrazione al suo interno e verso i cittadini non in senso auto-referenziale, ma customer-oriented, senza cui gli istituti di partecipazione e trasparenza resterebbero lettera morta. Di qui l'esigenza che l'Amministrazione colga il valore dell'informazione, in sintonia con il contesto attuale della società dell'informazione, non solo come mezzo di produzione dell'attività amministrativa, ma come veicolo del cambiamento, sia per adeguarsi alla mutevolezza delle istanze avanzate dalla società, sia per implementare con maggior successo i processi riformistici. L'analisi è stata specificamente rivolta alle Amministrazioni Locali in considerazione della loro vicinanza al cittadino e quindi del ruolo che possono effettivamente svolgere nell'introduzione di nuove modalità relazionali con l'utenza.
Infine la tesi ha preso in considerazione anche il problema dell'informatizzazione pubblica, come processo che, attraverso le potenzialità degli strumenti informatici, può ampliare enormemente le possibilità di accesso, trasparenza e partecipazione dei cittadini non soltanto ai processi amministrativi, ma anche ai processi decisionali nella prospettiva di realizzazione dell'e-democracy.

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1 INTRODUZIONE Il tema della trasparenza amministrativa mantiene nel nostro ordinamento la stessa attualità che ha acquisito nel corso degli anni ’80, quando è stata finalmente data una risposta concreta all’esigenza, espressa nelle dichiarazioni programmatiche del Governo nell’agosto 1983, di intraprendere un complesso di riforme istituzionali sulla via della democratizzazione, dell’efficienza e della semplificazione 1 . Fra queste, particolare importanza ha assunto la riforma dell’amministrazione pubblica, finalizzata negli intenti a riaffermare, tra l’altro, il diritto del cittadino all’acquisizione di dati e informazioni in nome di un principio di trasparenza. Ciò in particolare ha condotto all’apertura del dibattito parlamentare che ha portato all’approvazione della legge 7 agosto 1990, n. 241 che ha sancito la giuridicità del principio della trasparenza nell’ambito dell’ordinamento. Da allora la materia non ha più perso la sua centralità: da una parte per la lentezza di attuazione della legge, a sua volta imputabile tanto all’inerzia del Legislatore e delle Amministrazioni nell’adottare i regolamenti attuativi, quanto alla numerosità e complessità degli istituti da implementare; dall’altra parte perché con il passare del tempo si sono delineati nuovi scenari che hanno determinato un ritorno di interesse sotto diversi aspetti. Tra questi ha inciso innanzitutto l’apertura del dibattito politico sulla questione della privacy 2 che, 1 I.F. CARAMAZZA, Dal principio di segretezza al principio di trasparenza. Profili generali di una riforma, in Riv. Trim. Dir. Pub., 1995, II, 949-950. 2 Il problema del rapporto trasparenza/riservatezza è stato avvertito in ambito dottrinale ben prima dell’adozione di una normativa sulla tutela della privacy. Fra i tanti contributi, cfr. R. MARRAMA, La pubblica amministrazione tra trasparenza e riservatezza nell’organizzazione e nel procedimento amministrativo, relazione al XXXV convegno dal titolo «L’Amministrazione Pubblica tra riservatezza e trasparenza» organizzato dal Centro di Studi Amministrativi della Provincia di Como, Varenna – Villa Monastero, 1989 in Dir. Proc. Amm., 1989, 441. Altri commenti più recenti, legati specificamente al rapporto tra le leggi 241/90 e 675/96 in: G. ARENA, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, in Giorn. Dir. Amm., 1997, II, 516 ss.; M. BASSANI, Accesso ai documenti e tutela della privacy, in Nuova Rass., 1997, IV, 1989 ss.; M. CLARICH, Diritto d’accesso e tutela della riservatezza: regole sostanziali e tutela processuale, in Dir. Proc. Amm., 1997, 430 ss.

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Informazioni tesi

  Autore: Annamaria Molteni
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Silvia Antonella Frego
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 266

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