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La struttura finanziaria dell’economia : alcuni concetti di base


Il risparmio e il patrimonio delle attività economiche
Ogni soggetto (famiglia, impresa, ente) in un dato intervallo di tempo presenta un equilibrio economico espresso dalla differenza tra ricavi (entrate) e costi (uscite). Tale differenza, se positiva, costituisce il risparmio.
Se il soggetto è una famiglia, il risparmio è la differenza tra i redditi percepiti (stipendi e altri) e spese per consumi.
Se si tratta di un’impresa, è la differenza tra ricavi e costi di esercizio
Se si tratta di un ente della Pubblica Amministrazione, il risparmio misura la differenza tra entrate e uscite correnti.
On ogni caso quindi il saldo richiama l’idea di reddito non utilizzato per fini correnti (consumi o uscite) e perciò destinabile a incremento del “patrimonio” del soggetto (patrimonio familiare o capitale netto a seconda che si parli di famiglia o impresa).
Come abbiamo visto a livello di sistema, il reddito (Y) si distribuisce quindi tra spesa per consumi (C) e risparmio (S).     Y= C+S.
L’ipotetico soggetto può essere descritto in maniera più completa se, accanto al suo «conto economico», si rappresenta la sua “situazione patrimoniale”.
Il patrimonio netto è la voce collegata al conto economico, in quanto in essa si accumulano (in positivo e in negativo) i risultati di esercizio, cioè il saldo “risparmio”.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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