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Conseguenze dell’inquadramento contrattuale

L’inquadramento unico, più volte citato, non ha solo attuato un’eliminazione nominale della distinzione tra operai ed impiegati, ma ha creato una nuova scala di categorie contrattuali, in cui al medesimo livello possono trovarsi tanto impiegati quanto operai. Non si attua più, in sostanza, un modello gerarchico articolato su categorie legali, bensì una classificazione in 7/8 categorie che comportano livelli retributivi diversi, l’appartenenza ai quali è determinata dalle definizioni delle caratteristiche dell’attività prestata (declaratorie) e dell’elencazione di profili professionali specifici (esemplificazioni). 

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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