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Tutela della salute nel D.Lgs. 626/1994

In tema di sicurezza del lavoro la normativa più importante emanata all’interno del nostro ordinamento è sicuramente rappresentata dal D.Lgs. 626/1994 emanato in attuazione della direttiva-quadro europea 391/1989. Il decreto introduce importanti novità in materia: i rischi devono essere valutati e ridotti al minimo dal datore di lavoro e deve essere attuata una prevenzione continua, la quale miri ad informare i lavoratori dei rischi della propria attività (diritto all’informazione), obbligando il datore alla nomina di uno 
o più rappresentanti per la sicurezza che conoscano l’ambiente di lavoro e contribuiscano alla riduzione degli stessi. Il datore di lavoro, oltre a valutare i rischi, deve elaborare un piano di sicurezza ambientale, in cui vengano individuate le misure di prevenzione e l’attuazione delle stesse, conservato presso l’unità produttiva. Inoltre deve esserci una sorveglianza sanitaria da parte di un medico competente per i lavoratori esposti ad agenti che alzino il livello di rischio lavorativo. I lavoratori stessi, inoltre, devono prendersi cura della propria salute e sicurezza, sottoponendosi ai programmi di formazione ed addestramento organizzati dall’imprenditore e provvedendo all’osservanza di tutte le norme necessarie per la riduzione dei rischi (adozione di tute protettive, ottemperamento ai protocolli previsti per l’uso di determinati agenti o macchinari ecc).

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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