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L'arianizzazione estesa all'esercizio delle professioni

29 giugno 1939

La legge n.1054 (Disciplina dell'esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica) segna la svolta dell'"arianizzazione" nell'esercizio delle professioni. Con essa vengono colpiti 500 impiegati privati, 400 funzionari statali e 2.500 liberi professionisti, che da questo momento saranno fortemente limitati nell'esercizio della loro professione, il più delle volte unica fonte di reddito per un'intera famiglia. I sei senatori ebrei (tra cui Vito Volterra), non potendo essere rimossi perché nominati a vita, ricevono il suggerimento «fraterno» di non comparire alle sedute del Senato. L'esclusione è assoluta, toccando indistintamente tutti gli ebrei, per quelle professioni dai riflessi più spiccatamente pubblicistici: i notai, gli amministratori giudiziari e i revisori ufficiali dei conti. Per tutte le altre professioni indicate nell'articolo 1, quella di «medico-chirurgo, farmacista, veterinario, ostetrica, avvocato, procuratore, patrocinatore legale, esercente in economia e commercio, ragioniere, ingegnere, architetto, chimico, agronomo, geometra, perito agrario, perito industriale», il loro esercizio viene ora ad essere subordinato all'iscrizione in due appositi albi.

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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