La tesi del giorno
Il cinepattone: analisi socio-semiotica
Ogni Natale che si rispetti (almeno da quasi 30 anni) ha il suo cinepanettone pronto in sala ad attirare le famiglie italiane.
Certo, la competizione nazionale e internazionale, nonché una certa stanchezza nella narrazione e nella forma interpretativa, hanno fiaccato il successo di questi prodotti commerciali, che sembrano giunti ad un punto di svolta importante: la crisi nella collaborazione Boldi-De Sica, che finora ha condotto la serie di film natalizi, i minori successi al botteghino, la fragilità di una commedia e ancor di più di una comicità già vista e rivista.
Al di là dei detrattori o dei sostenitori della qualità del cinepanettone, non si può dimenticare che per anni, nonostante alti e bassi, sono stati accolti nella sale come un prodotto sicuro da offrire agli spettatori.
Molte sono state le analisi e le teorie che hanno stigmatizzato questo prodotto e noi proponiamo il lavoro di approfondimento svolto da Marco Murgia Il film-panettone e il presente: forme dell'intertestualità nella serie di film ''Vacanze di Natale''.
Lo spunto di partenza della tesi sono "articoli giornalistici che mettevano in risalto la tempestività e la scaltrezza degli autori del film nel riuscire ad inserire all'interno del lungometraggio tutta una serie di rimandi a fenomeni e tendenze dell'attualità più stretta".
Da qui l'interesse per un approccio socio-semiotico che parte dall'idea di derivazione strutturalista secondo cui il prodotto culturale, come specifica Ruggero Eugeni in "Introduzione. L'analisi del prodotto culturale: oggetti, approcci, nodi" è un testo che «permette la comunicazione a distanza di spazio e/o tempo tra due soggetti, che viene costruito a partire da sistemi di convenzioni espressive, i linguaggi, ed è dotato di logiche organizzative interne che ne fanno un insieme coerente e finito»".
I film analizzati in questa tesi sono i film della serie 'Vacanze di Natale', che comprende l'episodio omonimo del 1983, il '90, il '91, il '95 e il 2000. Accanto a questi sono stati inserite anche le ultime tre commedie natalizie della coppia Boldi-De Sica.
Questi film possono essere considerati una sorta di serial, infatti anche se i personaggi non durano più di un episodio, così come la maggior parte degli attori che li impersonano, si sono ormai definite delle vere e proprie maschere per il pubblico, delle tipologie ben definite di individui di cui gli spettatori conoscono già i principali caratteri.
Perché studiare il fenomeno del cinepanettone? Murgia spiega che questi film, essendo prodotti dichiaratamente commerciali, costruiti per ottenere un sicuro ritorno economico di botteghino, hanno un forte interesse sociologico: sono infatti creati per piacere a più spettatori possibile.
Dall'analisi di Murgia emerge dunque la preponderante attenzione dei registi per l'ostentazione nella trama di tracce, gag, personaggi con un chiaro riferimento ad avvenimenti e stili di consumi contemporanei a chi guarda.
"Se anche in altri lungometraggi attuali vi sono molteplici rimandi alla società contemporanea, questi solitamente sono occultati sotto forma di metafore, sottointesi, allusioni, mentre negli otto film che abbiamo analizzato il riferimento è quasi sempre diretto, sono poche le volte che si preferisce sottintendere piuttosto che nominare esplicitamente".
"I produttori dunque si rivolgono a quella categoria di spettatori i cui bisogni non sono necessariamente quelli della novità e dell'originalità, e se ci si ricorda anche studiando la serialità e la ripetizione di questi lungometraggi ove i continui rimandi al mondo esterno marcano il fatto che il film a cui si sta assistendo non è un universo chiuso e a sé stante ma un testo profondamente interrelato nel flusso comunicativo-culturale che gli fa da contorno.
Attraverso le tracce esterne dunque il film ricorda continuamente allo spettatore il suo carattere artificiale, il suo essere un prodotto pensato e costruito per il suo divertimento".
Ecco allora che il cinepanettone, conclude Murgia, risponde in pieno al clima e alle esigenze delle festività natalizie, soddisfacendo il desiderio di relax degli italiani.
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