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La tesi del giorno

Le Olimpiadi come marca

Le Olimpiadi come marca“In data 2 Ottobre 2009, dopo la decisione del Comitato Olimpico Internazionale di scegliere Rio de Janeiro in quanto città ospitante dei futuri Giochi del 2016, diverse località italiane hanno immediatamente proposto la loro candidatura per il 2020, tra cui Roma e Venezia. [...] Le Olimpiadi sono diventate sempre di più un'occasione estremamente ambita di cui curare l'organizzazione globale, e non sembra spesso percepibile il medesimo desiderio per quanto riguarda altre competizioni sportive. [...] Le Olimpiadi vengono viste non solo come eventi sportivi ma come dei veri e propri marchi globali.”

Nella tesi L'olimpiade come marca. Identità visiva e strategie di brand da Tokyo 1964 a Londra 2012. la dott.ssa Luisa Russo si concentra sul branding delle Olimpiadi, in quanto “le Olimpiadi non sono interpretabili più soltanto come delle manifestazioni spettacolari con una propria cadenza rituale, ma concepibili come delle vere e proprie marche le quali creano i propri discorsi, la propria caratterizzazione e legame con il pubblico (alla stregua di una marca che vuole mantenere intatto nel tempo il proprio appeal ed equity). Le Olimpiadi rappresentano inoltre, per un paese, un particolare momento di espressione di magnificenza e modernità, spostando sempre di più la loro significazione complessiva da eventi sportivi a brand della modernità.”
“Le Olimpiadi rappresentano un momento fortemente simbolico di manifestazione della modernità,in cui il paese ospitante cerca di mostrare al mondo quanto esso sia avanzato dal punto di vista urbano, architettonico, organizzativo e (non meno importante) sportivo; così come le varie nazioni partecipanti si preoccupano a loro volta di dar prova simbolicamente della loro forza grazie al numero di atleti in gara e di medaglie vinte: non sembra essere un caso che la Cina abbia conquistato il più alto numero di medaglie (dopo gli USA) a Pechino 2008, mentre negli anni della guerra fredda erano USA e URSS a lottare per dimostrare la propria supremazia.”

“All'interno del concetto di Olympic Brand, vengono inglobate una serie disparata di attività, dall’identità visiva al rapporto con gli sponsor, agli ideali olimpici, alla comunicazione con il pubblico. Un primo, basilare elemento dimostrato è connesso all'identità visiva: essa è stata concettualizzata come pilastro fondante dell'identità olimpica, ciò che può costituire la sua personalità differenziante rispetto alle altre edizioni e contribuire a renderla moderna, attuale, in dialogo con i valori della società. [...] Inoltre, se è pur vero che ogni Olimpiade si fonda su una struttura legata allo sport e ai suoi valori fondanti (competizione, successo e vittoria, impegno, e così via), ogni città ospitante aggiunge una stratificazione di senso su queste basi valoriali comuni, sovrapponendo la sua identità a quella Olimpica, creando però un brand che non è di natura turistica, ma esprime invece la piena modernità della hosting city, che gode poi durante i Giochi di un'altissima esposizione mediatica.”

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L'olimpiade come marca. Identità visiva e strategie di brand da Tokyo 1964 a Londra 2012.
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