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La tesi del giorno

San Remo: analisi delle canzoni del Festival

San Remo: analisi delle canzoni del FestivalPerché San Remo è San Remo!…
Ma, cos'è San Remo? Oltre ad una competizione canora, secondo Paola Sale, è anche "un vero e proprio microcosmo della nostra società che ne riproduce su scala ridotta vizi e virtù; dove canzoni e cantanti con le loro note cantano l’Italia sotto tutti i punti di vista: sociale, economico e politico".

A sostegno della sua tesi, la Sale propone uno studio accurato ed interessante sul corpus delle canzoni del Festival, dalla sua nascita nel 1951 fino all'edizione del 2010: ben 1722 canzoni analizzate utilizzando i software Lexico3 di Andrè Salem e TalTac2 di Sergio Bolasco e collaboratori.

Chiaramente oltre alle canzoni, anche il Festival stesso, nella sua struttura e nello stile di presentazione ha seguito l'evolversi naturale della società italiana, dei suoi problemi e delle sue aspettative.
Paola Sale riassume brevemente le tappe del Festival, sottolineandone i punti di svolta salienti: la programmazione per la televisione alla metà degli anni '50; l'influenza del boom della canzone italiana negli anni '60, con i primi cappelloni e le prime minigonne; il declino del programma negli anni '70 frutto di un disinteressamento da parte della Rai, che lo relega in radio; infine la rinascita negli anni '80, dove il Festival diventa un appuntamento annuale per gli "italiani" e si trasforma sempre più da programma canoro a trasmissione tv, con vallette, ospiti famosi e conduttori 'centralisti'.

Le canzoni presentate a San Remo, hanno quindi la duplice caratteristica di doversi adattare alla cornice del programma che le ospita, oltre ad essere espressione di un artista che canta per il proprio pubblico.
L'analisi statistico-testuale di Paola Sale aiuta, supportata da una ricerca con valore di scientificità, a capire cosa esprimono le canzoni del Festival.

Riportiamo qui brevemente solo alcuni dei dati e delle analisi proposte dalla Sale nella sua ricerca:

1. la parola piena più frequente del Corpus intero è amore con ben 27790 ricorrenze.
Mantenendo una suddivisione cronologica, negli anni Cinquanta si osserva un'Italia caratterizzata da sogni, speranza, destino; negli anni Sessanta spiccano i temi della guerra, della rivoluzione e quindi del lottare; negli anni Settanta dominano la paura, l'ipocrisia e la ricerca di giustizia, oltre ad emergere la figura della donna.
Negli anni Ottanta si ripiega su una dimensione privata di famiglia, futuro e sentimento, con uno sguardo che si fa internazionale sull'America e sullo straniero; negli anni Novanta domina la solitudine, contrapposta all'ideale e alla giustizia, mentre più discosti sono i valori privati della famiglia.
Infine l'ultimo decennio è l'esaltazione dei temi sociali: l'Italia, la guerra, la prigione, oltre che un modo nuovo di cantare l'onnipresente tema dell'amore e dell'affetto, con l'ingresso di nuovi termini quali gay o single.

2. Il corpus è suddiviso poi in cinque aree tematiche di cui sono state analizzate le forme grafiche preponderanti:
- il tema dell'amore è stato analizzato praticamente in ogni sua sfumatura;
- il tema di altri rapporti affettivi è dominato dai rapporti famigliari, in particolare dalla mamma;
- il tema della sfera personale approfondisce il problema del rapporto con altri e dei disagi esistenziali;
- il tema sociale per eccellenza è la guerra, a seguire il lavoro;
- infine il tema della religione, che vede in testa la forma grafica Dio, seguita da paradiso.

Paola Sale approfondisce via via a livello sempre più specifico le forme lessicali utilizzate sia dal punto di vista cronologico, sia qualitativo (positivo/negativo, astratto) per fornire una visione particolarmente accurata ad interessante di come le canzoni di San Remo rappresentino il nostro Paese.

Un'ultima chicca: il programma TalTac2 segnala che tra i nomi astratti il più ricorrente in 60 anni di Festival è paura.

Visita la tesi:

L'Italia che cambia: analisi statistico-testuale delle canzoni del Festival di Sanremo dagli anni '50 ad oggi
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