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La tesi del giorno

Quale futuro per Apple Inc.?

Quale futuro per Apple Inc.?Nell'era di Internet, grazie alla loro estetica innovativa e alla loro intuitività, i prodotti Apple sono diventati dei must-have.
Il trend è partito con il lancio dell'iPod, che ha rivoluzionato il settore della musica digitale grazie al supporto di iTunes, permettendo agli utenti di comprare e scaricare legalmente musica a basso costo.
Nel 2007 Apple ha lanciato il primo iPhone e nel 2010 il tablet iPad.
Ma dove nascono i prodotti Apple? Dal punto di vista creativo, nascono in Apple Inc., ma dal punto di vista pratico, nascono in Cina, più esattamente nelle fabbriche del colosso cinese Foxconn.

Foxconn è la più grande produttrice di componenti per prodotti elettronici e serve aziende quali Apple, Motorola, Nokia, Sony, Microsoft, Nintendo, Dell e Hewlett-Packard ma è balzata agli onori della cronaca dopo l'inchiesta del New York Times sulle pessime condizioni lavorative dei suoi operai.
Nella sua inchiesta il New York Times raccontava di turni di 12 ore consecutive senza possibilità di pause, di dormitori affollatissimi, dell'alto tasso di suicidi tra gli operai, delle punizioni fisiche e delle esplosioni mortali causate dalla polvere di alluminio utilizzata per fabbricare gli iPad.
Oltre che dal New York Times, la Foxconn è stata recentemente presa di mira dall'emittente Abc che nel reportage A Trip to The iFactory rivela come, nonostante la Apple abbia fatto pressioni sulla Foxconn per un miglioramento del trattamento dei lavoratori, la situazione degli operai non sia certo migliorata.
Negli Stati Uniti lo scandalo Foxconn ha avuto una forte risonanza, sia da parte delle associazioni che si occupano di diritti umani che da parte dei mass media.
La vicenda è stata ripresa persino in teatro, dove l'autore Mike Daisey nel monologo The Agony and the Ecstasy of Steve Jobs racconta dell'influenza dei prodotti Apple nella vita di tutti i giorni ma anche del suo viaggio a Shenzhen dove, fingendo di essere un ricco imprenditore, è riuscito ad infiltrarsi nelle fabbriche della Foxconn dove vengono assemblati i prodotti Apple.
Nel suo monologo Daisey elogia la figura di Steve Jobs come "artista" e "genio" ma afferma che col tempo ha perso di vista i suoi ideali.

Nella sua tesi Apple Inc. oltre Steve Jobs la dott.ssa Margarethe Nitzsche analizza la figura di Steve Jobs come leader ed ipotizza possibile scenari sul futuro di Apple Inc. dopo la scomparsa di Steve Jobs.
Secondo la dott.ssa Nitzsche "Steve Jobs ha reso la tecnologia cultura: un domani i computer saranno utilizzati da tutti, grazie a rivoluzioni come l'introduzione del mouse (ieri), del touchscreen (oggi) e del comando vocale (domani). Jobs va elogiato per aver insistito sulla creazione di interfacce sempre più semplici e intuitive, ma anche perché ha reso l'iPod un simbolo di passione per la musica: non è più necessario sapere cos'è un file, dove trovarlo, come caricarlo – è sufficiente collegare il dispositivo al computer e questo funziona automaticamente. [...] Il fondatore di Apple in realtà non ha inventato nulla, ma aveva una vision: portare la tecnologia e il progresso alle masse. [...] Jobs era l'uomo immagine, era il leader, era il visionario, era la personalità dell'azienda: in poche parole, Steve Jobs era Apple."

Visita la tesi:

Apple Inc. oltre Steve Jobs