La tesi del giorno
Il cloud computing: migliorare l'infrastruttura della propria azienda
Azzeccare l'infrastruttura informatica migliore per la propria impresa non è cosa da poco, perché la scelta impatta non solo sui costi iniziali di struttura, ma anche sui costi di gestione futuri.
L'ultima evoluzione del settore è il cloud computing, un insieme di tecnologie che, utilizzate congiuntamente, sono in grado di ottimizzare e massimizzare l'utilizzo (e la spesa) delle proprie infrastrutture informatiche.
Il dott. Gianfranco Serio nel suo lavoro di tesi, propone un'esauriente panoramica su come è nata, cos'è e come si articola la struttura del cloud computing.
L'interesse di Serio è quello di mostrare quali siano le evidenti opportunità economiche offerte dal cloud, soprattutto a quelle imprese e organizzazioni dai budget limitati o con forti vincoli di bilancio. A supporto della trattazione viene quindi analizzato come caso studio il REINGELAB: il laboratorio linguistico della II Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
"La riduzione dei costi, di start up ed in conto capitale, l’esigenza di ridurre l’incidenza di quelli fissi di produzione in favore di costi variabili in presenza di una domanda elastica, sono punti decisivi per tutte le realtà produttive; in particolare per quelle che cercano, in questo periodo di crisi più che mai, di reinventarsi competitive su mercati ampi e globalizzati. Il cloud potrebbe essere una risposta importante per ridurre e rimodulare la struttura dei costi ed al tempo stesso migliorare i livelli di efficienza dell’azienda; rendere più facile gestire grandi moli di dati, effettuare i loro backup e verificarne l’integrità; in molti casi, pur tenendo conto della prioritaria esigenza di contenimento delle spese, il cloud permette di rendere accessibile l’uso di soluzioni software e servizi Web avanzati offerte da compagnie affidabili e rinomate".
Ma come funziona il cloud computing?
Sintetizzando, l'architettura cloud utilizza una virtualizzazione di hardware e software, ospitati su server molto potenti e messi a disposizione dei clienti, i quali possono utilizzarli connettendosi con una rete internet da qualsiasi tipo di hardware.
Non ci si deve quindi più preoccupare della componente server poiché ci si rivolge ad una società che eroga un servizio e, previo pagamento di un canone periodico, si è in grado di accedere ai software che si trovano sui server della medesima società senza doverli acquistare ed installare.
La connessione con il server avviene tramite internet e gli utilizzatori di tale sistema si limitano a fruire del servizio pagando solo ciò che consumano. Il programma finale è così accessibile da qualunque dispositivo e da qualunque parte del mondo.
Tra i vantaggi abbiamo quindi un costo limitato degli hardware, senza la necessità di periodiche manutenzioni, con relativo minor investimento iniziale sia per le risorse base, sia per gli esperti di infrastruttura IT.
A seguire si sviluppano dei vantaggi in termine di scalabilità ed elasticità del servizio, oltre che di flessibilità e personalizzazione degli applicativi.
"Il punto che suscita maggiore perplessità", sostiene Serio "è la problematica della sicurezza, legata alla riservatezza ed alla legalità".
Il fatto che tutti i propri dati e i propri progetti risiedano sul server di un'unica organizzazione, da un lato crea preoccupazione per la mancanza di leggi adeguate in merito alle eventuali controversie sulla proprietà dei dati, dall'altro rafforza la diffidenza (anche solo psicologica) al fatto di esportare dati sensibili.
È anche vero che "il fornitore può mettere a disposizione dei servizi di alto livello per il controllo dei dati tanto in fase di immissione che di archiviazione, utilizzando conoscenze, applicativi ed intere architetture che la singola attività aziendale, a meno di ingenti investimenti, difficilmente riuscirebbe ad equiparare".
"La riluttanza a usare servizi on-line in sostituzione dei tradizionali software sta diminuendo", conclude Serio, "i feedback positivi di compagnie di successo (SalesForce.com, Amazon, Google, ed altre) prova che con il giusto insieme di garanzie di sicurezza e i prezzi competitivi, sempre più realtà aziendali sono disposte ad affidare i loro dati ad un fornitore di servizi on-line. Certamente non può dirsi che il cloud sia una tecnologia fortemente collaudata [...]. Oggi l’assenza di precisi standard adottati in maniera uniforme dalla comunità internazionale e problematiche legislative ancora aperte circa la proprietà dei dati e dei server, costituiscono un forte freno alla diffusione della Nuvola".
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