La tesi del giorno

Lo storytelling nella comunicazione politica

Lo storytelling è spesso definito come l'arte di raccontare storie utilizzando i principi della retorica e della narrativa. Applicato al mondo dell'impresa e della politica ha lo scopo di diffondere alcuni valori, idee o iniziative attraverso racconti che possano influenzare o catturare il pubblico.
"Lo scopo dello storytelling è quello di dare senso, suscitare emozioni. In altre parole è quello di permettere all'organizzazione o al politico di entrare in empatia con le persone, di permettere a queste di identificarsi nei valori di chi gli sta proponendo di acquistare un prodotto o di votarlo alle elezioni."
Nella sua tesi Lo storytelling nella comunicazione politica il dott. Fabio Bertocci analizza lo strumento dello storytelling utilizzato nella comunicazione politica.

"L'origine dello storytelling è di natura aziendale, da questo campo è stato poi utilizzato anche in altri tra cui naturalmente quello della comunicazione politica. [...] Per il politico creare una narrazione è divenuta una necessità, serve a dare senso, serve a permettere alle persone di identificarsi con esso, per questo motivo il politico deve essere abile a creare delle storie che sappiano intrecciarsi con quelle degli elettori. [...] La narrazione sembra dunque assurgere oggi ad un ruolo centrale nella comunicazione politica, permette di cogliere l'attenzione dei cittadini e allo stesso tempo di emozionarli, di renderli partecipi di una storia più grande che in qualche maniera comprenda al suo interno anche loro stessi e ciò che desiderano essere in futuro.
Proprio riguardo al futuro si innesta un altro tipo di narrazione politica, quella su come vogliamo che divenga il nostro paese, in altre parole su che tipo di paese vogliamo lasciare in mano ai nostri figli; riguarda dunque una proposta politica che non si ferma a enunciare ciò che non va bene e quali possono essere le soluzioni per risolvere i problemi, ma va oltre, racconta una storia, una storia su come vorremmo diventare."

Il dott. Bertocci sottolinea come al giorno d'oggi la narrazione, anche personale, sia divenuta molto importante nella costruzione di una proposta politica: "in una scena pubblica mediatizzata come quella odierna, risulta impossibile bypassare gli strumenti di comunicazione di massa per raggiungere i propri pubblici, ma allo stesso tempo per catturare l'attenzione il soggetto politico deve essere capace di coinvolgere anche emotivamente i cittadini, e la narrazione sembra essere uno degli strumenti più efficaci a questo scopo."
Nel suo lavoro il dott.Bertocci prende in esame diversi casi di storytelling politico, partendo da Barack Obama, ottimo comunicatore che incarna il "sogno americano", fino a concentrarsi sul panorama politico italiano attraverso lo studio dei casi di Nichi Vendola e Antonio di Pietro.
Nella loro narrazione Vendola e di Pietro sfruttano "aspetti connessi alla propria vita privata e prepolitica; è effettivamente semplice constatare come Nichi Vendola, ad esempio, abbia fatto della sua immagine di uomo diverso e di omosessuale dichiarato un aspetto importante della sua figura politica veicolando dei valori quali il rispetto delle minoranze, l'attenzione nei confronti delle diversità, l'attenzione nei confronti dei più deboli, la trasparenza, l'onestà, la solidarietà; allo stesso tempo anche una figura come Antonio Di Pietro ha basato e legittimato la sua candidatura politica grazie alla sua immagine di Pubblico ministero nell'inchiesta Mani Pulite."
E' molto interessante notare come "in molti casi la proposta politica passa in secondo piano a favore di una maggiore attenzione nei confronti delle figure politiche che si presentano per chiedere il consenso dei cittadini/elettori, a questo avviso può essere utile qui fare riferimento alla vicenda di Silvio Berlusconi che, nel 1994, è riuscito a diventare Presidente del Consiglio candidandosi solamente alcune settimane prima del voto e non avendo alle spalle un passato politico che potesse legittimarlo; ecco in questo caso è evidente come a legittimarlo sia stata in realtà la sua immagine di imprenditore e uomo di successo, ancora una volta è possibile vedere come il consenso sia stato costruito proprio sulla sua storia personale."

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