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La tesi del giorno

Il Vaticano, prima di tutto uno Stato

Il Vaticano, prima di tutto uno StatoQuando sentiamo parlare di Vaticano, dobbiamo sempre ricordarci che abbiamo a che fare con uno Stato a tutti gli effetti. E che, dunque, tutti coloro che a vario titoto vi occupano un ruolo - funzionari, alti prelati, segretari, su su fino ad arrivare al Papa - sono, prima di tutto, politici, non religiosi.

Quando il Pontefice compie i suoi viaggi in giro per il mondo lo fa, in primis, in veste di capo di Stato, non in quanto guida spirituale. Allo stesso modo, quando fuoriescono notizie sui suoi collaboratori, sui banchieri dello IOR o sulle casse mai in perdita del Vaticano, non dobbiamo dimenticare che si tratta di elementi indiscutibilmente politici, che rivestono un'importanza in termini di gestione del potere. La religione, qui, non conta nulla.

E' quello che ci spiega bene Clio Pedone nella sua tesi Lo Stato di Città del Vaticano: profili costituzionali, quando sottolinea che "lo Stato di città del Vaticano è senza dubbio uno Stato sui generis, se si considera il fine stesso per cui è sorto, come affermato dallo stesso Pontefice Pio XI, essendo destinato a riconoscere e, per quanto hominibus licet, ad assicurare alla Santa Sede una vera e propria sovranità territoriale".

Lo Stato della Città del Vaticano, prosegue la nostra autrice, "anche se di proporzioni ridotte e quasi simboliche (44 chilometri quadrati), può fregiarsi della qualifica di Stato, ed esso, come ogni altro soggetto statuale, seppur mostri anche su questo aspetto notevoli peculiarità, è dotato di un corpo di norme, predisposte per soddisfare tutte le esigenze proprie". E' anche un soggetto di diritto internazionale: insomma, è esattamente come l'Italia, la Svizzera o la Francia.

Nato con i Patti Lateranensi concordati con il Regno d'Italia nel 1929, il Vaticano ha visto un'unica legge, la Legge Fondamentale, sorta di Costituzione, necessaria per “garantire e agevolare l’indipendenza dell’azione della Santa Sede nel mondo”. L'unica riforma dell’ordinamento vaticano, necessaria probabilmente già da tempo, è arrivata soltanto nel 2000, quando Giovanni Paolo II ha promulgato la nuova Legge Fondamentale con l’obiettivo di “renderlo sempre meglio corrispondente alle finalità istituzionali dello stesso e come mezzo per assicurare l’indipendenza reale e visibile del Romano Pontefice nell’esercizio della sua missione nel mondo”.

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Lo Stato di Città del Vaticano: profili costituzionali
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