La tesi del giorno
Hollywood e il fenomeno del divismo
Hollywood, distretto della città di Los Angeles, è il luogo del cinema per eccellenza. Tutto risale agli inizi del ‘900 quando molti produttori indipendenti scelsero Hollywood per girare i propri film al fine di aggirare il monopolio della Motion Picture Patents Company (MPPC) che gestiva la quasi totalità dei brevetti cinematografici impedendo ai concorrenti di realizzare film.
Come spiega la dott.ssa Sara Sortino nella sua tesi, già negli anni '20 Hollywood è diventata il maggiore centro di produzione cinematografica: "la forza che detiene Hollywood dagli anni venti è senza limiti, unifica, sintonizza e muove i sogni di milioni di persone di ogni età, razza, cultura e nazionalità diversa, è l'Olimpo del XX secolo."
"Il suo splendore non è intaccato neppure dagli anni della grande depressione e anzi negli anni trenta, Hollywood è un luogo di punta della cafè society. Accanto a ricchi adesso troviamo le star, che frequentano salotti e palazzi dell'alta aristocrazia, semplicemente per la fama e il potere raggiunto grazie all'industria cinematografica."
"Hollywood non godrebbe di tale fama e forse non sarebbe mai nata senza l'apporto dello Star System. Insieme al metodo degli Studio e le Major hollywoodiane, insegnano al mondo come produrre film redditizi. È un vero e proprio sistema legato all'epoca d'oro del classicismo hollywoodiano, cioè gli anni tra il 1930 e il 1960, in cui all'interno, gli elementi dipendono gli uni dagli altri, ogni cambiamento produce delle conseguenze, che vengono corrette per mantenere l'equilibrio dell'insieme che fonda le sue basi nel fenomeno della celebrità."
"Gli anni Venti, sono sicuramente il periodo più particolare e privilegiato nella storia del divismo per le dualità che si instaurano tra star e antistar. [...] Quest'Epoca d'Oro raggiunge l'apice nel 1939, considerato l'anno migliore, ma, con l'avvento della Seconda Guerra Mondiale gli scenari si rivoluzionano completamente. [...] Lentamente sorgono tutti quei difetti e quelle contraddizioni che portano alla caduta definitiva del grande impero Hollywoodiano."
"La natura e i doveri delle star negli anni Quaranta e Cinquanta, iniziano a modificarsi con i cambiamenti che sconvolgono sia lo Star System che lo Studio System, e le ventate di un nuovo cinema neorealista, che arriva dall'Europa, secondo cui la star nasce dalla strada e non attraverso un complesso processo produttivo che la rende perfetta a gli occhi di tutti."
"Dal 1945 Hollywood non è più solo un mondo incantato, ma si propone anzi come società modello per tutti gli altri paesi. Essendo gli Stati Uniti una nazione uscita vincente ed economicamente più forte di quanto non fosse prima della guerra, molti Stati guardano favorevolmente al suo modello e ai suoi prodotti. Sono gli anni in cui, con l'entrata in commercio dei nuovi mezzi di comunicazione, in particolare la televisione, si assiste alla fine della superiorità assoluta del cinema come unico mass medium."
"Non dobbiamo però dimenticare che siamo nella grande Epoca del Consumismo di Massa, dove il colore rosa è praticamente ovunque, nasce il mito della Barbie, ragion per cui, le star non sono altro che prodotti di consumo. Un modello femminile che si sviluppa in questo periodo e che per altri quindici anni dominerà Hollywood è la pin-up."
"Il consumismo di quegli anni, porta anche un rinnovamento nelle sale cinematografiche, non più luoghi privi d'identità, ma sale lussuose con ricchi decori e dipinti. Porta al boom dell'industrie cosmetiche e biancheria intima, ma la star non è più ammirata per la sua perfezione, anche perché con le riviste scandalistiche, si vengono a scoprire parecchi scandali e indiscrezioni sulla vita privata delle star."
"Con la crisi del cinema hollywoodiano e tutto il sistema su cui fonda le sue basi, a partire dagli anni Cinquanta si assiste a una serie di mutamenti repentini nel fenomeno del divismo. Dopo i divi bruciati, si fa largo un periodo di discontinuità in cui la star perde notoriamente credibilità. [...] I personaggi famosi che transitano nel mondo cinematografico, molto spesso hanno una durata brevissima, poiché non sono in grado di reggere le pressioni delle case di produzione. Tutto è ormai alla portata di tutti, non vi è più alcun minimo mistero, l'invecchiamento così come i continui ritocchi di look, combattuti anche con bisturi e silicone, sono ormai visibilissimi, soprattutto se fatti male. Anche i giornali non fanno altro che parlare delle vite private dei nuovi divi, preferendo gli scandali alla normalità."
Fonte dell'immagine: attentialcine.blogosfere.it