La tesi del giorno
La depressione da stress
L'ultimo studio del'Università di Yale (Usa), ha rilevato uno stretto collegamento tra stress e depressione, infatti stanchezza psicofisica e nervosismo prolungati nel tempo possono provocare dei disagi mentali, quali la depressione. Lo studio è stato indotto su un gruppo di topi, sui quali è stato fatto l'esperimento, e dal quale è emerso che i cambiamenti e il continuo sbalzo biologico notte /giorno provocano dei disturbi depressivi. Dallo studio è inoltre emerso che i farmaci antidepressivi sono in grado di ripristinare il giusto equilibrio mentale potenziando l'attività della neuritina, proteina che svolge un'attività fondamentale sulla stabilità dei disturbi del cervello, quali depressione, ansia e disturbi bipolari.
Quello dell'ansia e della depressione, è stato un tema molto dibattuto da quasi un secolo, e diversi sono stati gli studi emersi e le correnti di pensiero sviluppatesi intorno a questo problema. Il punto sul quale si sono concentrati i maggiori studi medici, è stato l'individuazione delle cause che possono provocare la malattia, spesso individuate nella società e nei cambiamenti da essa scaturiti. Nella società moderna sono aumentati gli stress della vita sociale, i ritmi sono diventati più frenetici rispetto al passato, e l'uomo è costretto a confrontarsi con situazioni più complesse, spesso non riuscendo ad adattarsi a ciò. Da questo fenomeno di inadeguatezza ne scaturiscono altri, si creano dei meccanismi psicologici che portano l'uomo a doversi confrontare e rapportare con nuove situazioni, ciò può portare al crearsi di paure e di insicurezze che possono diventare vere e proprie patologie, quali l'ansia o la depressione.
La dott.ssa Rossella Torino, nella sua tesi "Ansia, stress e depressione : aspetti sociali", ci spiega quali sono le cause che provocano questa malattia, oltre che gli aspetti sociali che possono provocare dei disagi.
"E’ stata paragonata ad una nuvola nera che con il suo improvviso apparire spegne ogni desiderio vitale: si chiama depressione e colpisce indistintamente persone di ogni ceto sociale. La depressione è il male del nostro tempo, quel male di vivere che conduce ad un generale senso di noia ed apatia e che stende un velo di disinteresse anche sugli affetti più cari. Periodi di umore nero, di malinconia capitano a tutti, ma quando si perde il desiderio di tutto, quando alzarsi al mattino diventa una fatica insostenibile, quando le relazioni con gli altri perdono ogni significato, è il caso di stare molto attenti. L’umore nero è qualcosa di molto grave e persistente perché denota una vera incapacità di provar gioia, piacere, coinvolgimento emotivo. Le persone che hanno sofferto di questo disturbo dicono che la loro vita si era trasformata in un monotono trascorrere del tempo: non si prova interesse per nessuna attività, e anche l’alimentazione subisce degli squilibri. Ci si sveglia il mattino in preda ad una profonda angoscia ed anche gli affetti più cari diventano opachi; la persona che soffre di depressione perde ogni energia vitale, si sente come paralizzata anche nelle scelte quotidiane, prova una terribile sofferenza esistenziale, caratterizzata da uno stato di continua angoscia e tristezza. Capisce di non essere più all’altezza dei compiti che le sono stati affidati e per questo finisce per colpevolizzarsi. La caduta di ogni interesse gli provoca difficoltà di concentrazione e cresce invece il senso di noia, di apatia e di angoscia."
L'associazione tra stress e depressione, è un binomio che da sempre è stato considerato cercando di trovare delle possibili associazioni, ma si stratta sempre di teorie, senza arrivare ad una diagnosi certa. La dott.ssa Torino nella sua tesi, affronta il problema dello stress.
"Lo stress è una qualsiasi condizione fisica o psichica, che esercita uno stimolo dannoso sull’organismo, causandone la reazione: esso è considerato in letteratura come una delle principali cause del rendimento insufficiente e della sofferenza psichica. Lo stress oltre ad una certa soglia o ripetuto sembra poter addirittura danneggiare il nostro organismo in una infinità di modi. C’è da dire che lo stress non è sempre una condizione patologica: esso può essere indotto da situazioni fisiologiche oppure da eventi potenzialmente dannosi. Soltanto quando lo stress supera una certa soglia di intensità o persiste a lungo, in altre parole solo quando la situazione di stress è cronica, esso può diventare patologico e quindi produrre un disturbo o una malattia. Lo stress in fin dei conti è una reazione essenziale per la vita, tanto che Seyle, teorico dello stress, ha affermato che la completa libertà dallo stress è la morte. Lo stress è vita: soltanto quando esso travalica certe soglie ed è cronicamente sbilanciato, può rappresentare un fattore di rischio. Esso è una reazione di disagio ad uno stimolo proveniente dall’esterno: essere incolonnati in centro crea stress, non ansia, così come la disoccupazione o un professore molto rigido."
"Il campo degli studi dedicati al rapporto tra stress e malattie mentali è molto complesso perché si tenta di studiare le implicazioni dei meccanismi neurochimici nelle patologie e nelle forme particolari di sofferenza psichica, quali l’ansia, la depressione, i disordini del comportamento alimentare, i disturbi del sonno e la schizofrenia. Nonostante le ricerche abbiano sempre utilizzato i costrutti di stress e di coping, ora riteniamo che si debba parlare meno di stress e più di emozioni perché lo stress come è noto, si riferisce a relazioni negative tra persona ed ambiente, a valutazioni cognitive ed a risposte emozionali come la paura, la rabbia, la colpa e la vergogna; cade, perciò sotto la più larga denominazione di emozione; la quale emozione include anche relazioni positive, valutazioni ed emozioni quali la gioia, la felicità, l’amore e il sollievo."
"La tecnica sullo stress mette in relazione fattori sociali, psicologia e biologia (conformemente alla prospettiva biopsicosociale), il che rende la comprensione del processo dello stress il problema forse più importante della psicologia della salute."
Per cercare di risolvere i problemi legati ai disturbi psichici nella maggior parte dei casi è necessario ricorrere ad una cura di farmaci appartenenti alla famiglia degli psicofarmaci. Bisognerebbe considerare il fatto che si tratta di farmaci che possono creare dipendenza ed assuefazione, e quindi dovrebbero essere usati con maggior criterio rispetto ad altri farmaci che non creano determinatie implicazioni. Spesso oggi si tende a minimizzare i disturbi legati ad ansia e depressione, per questo vengono utilizzati determinati farmaci con più facilità, e anche i medici che sottopongono i propri pazienti a cure a base di psicofarmaci, spesso non si preoccupano troppo della corretta assunzione di quei farmaci, che potrebbero provocare dei non indifferenti effetti collaterali.
Fonte dell'immagine: http://www.iovalgo.com/stress-cronico-donne-invecchiamento-precoce-12577.html