Skip to content

La tesi del giorno

L'Istituto Luce e la propaganda fascista

L'Istituto Luce e la propaganda fascistaGrazie ad un accordo tra l'Istituto Luce e Google, sarà possibile vedere i filmati che raccontano settant'anni di storia del nostro paese direttamente su You Tube.
L'Istituto Luce fu fondato nel 1924 da Benito Mussolini, fu il Duce stesso a scegliere il nome dell'ente: LUCE, iniziali di L'Unione Cinematografica Educativa.
Come spiega il dott. Dario Ingiusto nella sua tesi Cinegiornali dell'Istituto LUCE: linguaggio, propaganda e consenso nell'Italia fascista "in realtà, il governo fascista aveva iniziato a collaborare con il LUCE già qualche mese prima del suo riconoscimento istituzionale, ed in quasi contemporanea con il Regio Decreto, nel mese di novembre, fu proiettato all'Augusteo di Napoli il film Aethiopia, debutto solenne del LUCE, presentato come ammonimento agli italiani di pensare alla politica di oltremare, alle necessità imperiali di espansione".
"Mussolini, innamorato della sua nuova creatura, la sottopose direttamente al suo potere: l'Istituto LUCE era infatti vincolato al controllo ed all'autorità del Ministro per gli Affari Esteri, Mussolini appunto, al quale dovevano essere sottoposti per l'approvazione i regolamenti generali e tecnici."

"Il primo numero del giornale LUCE esce nel giugno 1927. [...] Il cinegiornale (popolarmente definito "Giornale LUCE") parte con un'edizione settimanale, ma non mancano periodi in cui i filmati vengono editi anche tre volte la settimana: a fine 1927 saranno 44, mentre l'anno dopo ben 201. I Giornali LUCE si connotarono fin dagli esordi per un elevatissimo tasso di politicizzazione, che non andò mai scemando in tutta la loro produzione ultradecennale, mutando di pochissimo anche con l'avanzare degli anni e l'evoluzione naturale del linguaggio."
"Ogni società, nel proporre un sistema di rappresentazioni che traduce e legittima il proprio ordine, installa pure dei custodi di questo sistema che possiedono una certa tecnica di maneggiamento di tali rappresentazioni e simboli. Nell'Italia fascista, tale compito di custodia della propaganda di regime fu delegato in maniera quasi esclusiva all'Istituto LUCE. La collaborazione tecnica da parte di tutti gli organi statali fu massima, che fosse espressa o meno la volontà del Duce."
"Tutti i ministeri devolvettero al LUCE i loro materiali cinematografici riguardanti la Prima Guerra Mondiale, dai quali fu tratto il film-documentario Guerra Nostra, ed inoltre il governo si adoperò per far crescere all'estero il prestigio della cinematografia nostrana. Un importante successo diplomatico-editoriale fu ottenuto in questo senso con le Olimpiadi di Amsterdam del 1931: il LUCE fu infatti l'esclusivista mondiale per le riprese del grande evento sportivo, vantando una posizione di supremazia sulle grandi case internazionali."

Il dott. Ingiusto sottolinea che, in realtà, all'interno dei cinegiornali "la presenza del regime fascista [...] si auto-limitò: i servizi provenienti dall'estero vennero sempre tutelati, lungo tutto il corso del ventennio, anche se è lampante la differenza di argomento con le riprese nazionali. Mentre della vita moderna nel resto del mondo venivano infatti diffusi per lo più stranezze e bizzarrie di popoli lontani, i servizi italiani evidenziavano con particolare forza la connessione tra il fascismo ed il progresso, da un lato, e tra fascismo e conservazione degli autentici valori della tradizione dall'altro."
"Lo scopo di questa auto-limitazione del regime a non monopolizzare le visioni (è bene ricordarlo, obbligatorie) dei cinegiornali era duplice: da un lato, il fascismo andava rappresentato non come invasore di tutti gli ambiti della vita quotidiana (come era in realtà), bensì come uno dei tanti aspetti che la giornata tipica degli italiani andava incontrando; dall'altro lato, lo stesso Mussolini iniziò a comprendere che ossessionare la popolazione con adunate, cerimonie, manifestazioni, anniversari, nelle quali la martellante ripetitività degli slogan fascisti era all'ordine del giorno, era tutt'altro che positivo per il regime."

Fonte dell'immagine: http://it.wikipedia.org

Visita la tesi:

Cinegiornali dell'Istituto LUCE: linguaggio, propaganda e consenso nell'Italia fascista
Argomento tesi precedente
La relazione sino-africana
Argomento tesi successiva
Scientology: marketing e fede