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La tesi del giorno

I vantaggi del bilinguismo

I vantaggi del bilinguismoIn un mondo globalizzato, saper parlare due o più lingue correntemente costituisce un vantaggio non indifferente. Ma, secondo molti scienziati, i vantaggi del bilinguismo non si fermano alla possibilità di comunicare più facilmente con persone provenienti da altre parti del mondo.
Recenti studi hanno infatti dimostrato che il bilinguismo ha effetti positivi sul cervello, facilitando lo sviluppo delle aree coinvolte nelle funzioni del linguaggio.

Come spiega la dott.ssa Agata Gallo nella sua tesi, tradizionalmente l'emisfero sinistro viene ritenuto il responsabile del linguaggio, ma non si esclude un coinvolgimento dell'emisfero destro: "ovviamente la ricerca nel campo delle strutture nervose sottocorticali coinvolte nella funzione del linguaggio è molto complessa: negli ultimi trenta anni sono stati raccolti dati di studi e ricerche ma i risultati ottenuti non sono stati completamente elaborati in paragone agli studi e ai risultati ottenuti studiando le funzioni delle aree della corteccia cerebrale dell'emisfero sinistro. Sebbene la corteccia cerebrale sia responsabile dell'organizzazione delle più dettagliate e fini componenti dei sistemi motori e cognitivi, l'insieme dei nuclei sottocorticali sembrerebbe controllare l'attività di generazione e di sostegno di questi comportamenti. Inoltre, esse concorrono a regolare sistemi emozionali e le funzioni mnemoniche."
A tale proposito è molto interessante lo studio della dott.ssa Ellen Bialystok che nella sua ricerca ha dimostrato che l'uso quotidiano di due lingue sembrerebbe ritardare i sintomi dell'Alzheimer. Inoltre, nel corso di diversi esperimenti, è emerso che i bilingue sono più consapevoli dell'ambiente circostante e hanno una maggiore capacità di concentrazione.

L'acquisizione di due lingue nel bambino non è però un processo semplice. Come afferma la dott.ssa Gallo: "far sì che un bambino cresca bilingue richiede uno sforzo sostenuto della durata di parecchi anni. Anche quando la seconda lingua da preservare sia quella di uno dei genitori non è detto che il bilinguismo vada da sé: è piuttosto un prodotto dell'adesione di tutta la famiglia ad un medesimo progetto. In Paesi monolingui come l'Italia ci sono sfide che attendono i genitori ogni giorno, per esempio combattere i pregiudizi e i luoghi comuni della maggioranza monolingue, trovare i mezzi necessari per contrastare l'erosione della lingua debole, aiutare i bambini a costruirsi un'identità a partire da due lingue e due culture."
"Esiste una sfasatura tra la quantità di parole che il bambino conosce e la quantità di parole che il bambino riesce a pronunciare. Questa sfasatura è stata spiegata al livello cognitivo come il risultato di due distinti processi, comprensione e produzione, che solleciterebbero capacità diverse: la comprensione lessicale si baserebbe su un'attività cerebrale più globale che coinvolge entrambi gli emisferi; la produzione lessicale, invece, riguarda soltanto l'emisfero sinistro."
"Nella competenza comunicativa bilingue, uno degli aspetti principali è l'immediata abilità nello scegliere ed utilizzare la lingua più adatta all'ambiente ed al contesto. [...] In altre parole, il bambino bilingue, proprio per la sua esperienza di contatto con due diverse espressioni per uno stesso oggetto, riesce in qualche modo a capire la natura convenzionale e arbitraria delle parole, prima di quanto avvenga nei monolingui."


fonte immagine: http://www.bostoninfrench.org

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