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La tesi del giorno

Il reato di maltrattamento degli animali

Il reato di maltrattamento degli animali"Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale".

Così recita la legge 189/2004, che rappresenta un importante passo avanti nella tutela degli animali nel nostro Paese. Come ci spiega bene Ilaria Graziella Russo nella sua tesi Il delitto di maltrattamento di animali (art. 544 - ter c.p.), a distanza di un anno e mezzo dall’approvazione si sarebbe registrato un aumento dei casi accertati di maltrattamento di animali.

L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), nei giorni intercorsi tra l’approvazione definitiva della legge e l’entrata in vigore della nuova norma, presentò il primo rapporto semestrale su maltrattamenti. "Nei primi sei mesi del 2004, i casi di maltrattamento accertati erano 373; nel secondo semestre, invece, i casi sono stati 69342. Ciò non sta a significare che dopo l’entrata in vigore sono aumentati i reati contro gli animali, ma che ci sia stata una maggiore sensibilizzazione della società, con conseguente incremento delle denunce".

Con la nuova legge, “il cittadino si sente meno impotente e la previsione del carcere per chi maltratta o abbandona un animale dà una risposta alla richiesta di giustizia che proviene da chi ama gli animali”. Analizzando i dati riportati nel primo rapporto annuale presentato dall’ENPA, la regione con il maggior numero di reati in Italia è la Lombardia con 137 casi accertati, seguita dall’Emilia Romagna con 125 casi e dalla Toscana con 104 casi. I responsabili di tali reati sono sconosciuti nel 41,1% dei casi, seguiti dai proprietari degli animali nel 26% di casi. (fonte immagine: wakeupnews.eu)

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