Skip to content

La tesi del giorno

Caro benzina: cause e soluzioni

Caro benzina: cause e soluzioniL'incessante aumento del carburante in Italia è un fenomeno di massima attualità: i continui ritocchi dei prezzi registrano picchi da record, in particolare sul "servito" della rete ordinaria mentre si concludono i fine settimana di riduzioni sul self come promozione estiva.

Nonostante le quotazioni internazionali del petrolio risultino in leggero ribasso, secondo il monitoraggio del Quotidiano Energia sono ancora in rialzo le medie dei prezzi e le punte: in particolare in centro Italia, complice il fattore addizionali, il costo della verde ha subito notevoli rincari.

Il dott. Davide Piazza, nella sua tesi "Il prezzo dei carburanti per autotrazione in Italia", rileva le cause delle variazioni del costo del greggio e la composizione del prezzo del carburante, suddiviso in prezzo industriale e componente fiscale.

Per quanto concerne le imposte, la componente fiscale costituisce la metà del prezzo (55% nella benzina e 52% nel gasolio) e si suddivide in accise e Iva. Nel caso delle accise, Davide nel suo elaborato analizza nel dettaglio l'elenco completo delle accise: "Osservando i due grafici soprariportati si evince che le accise influiscono per ben 0,704 euro su un litro di benzina che al 23 aprile 2012 viene venduto nel territorio nazionale a 1,854, cioè il 38% del prezzo totale, mentre su un litro di gasolio il peso delle accise grava sul 34% del prezzo applicato nei distributori italiani. Questa parte di componente fiscale è formata da varie accise istituite nel corso degli anni allo scopo di finanziare diverse emergenze."

Tra le emergenze citate, spicca la crisi di Suez del 1956, il terremoto del Friuli del 1976, così come la missione in Bosnia del 1996. La più recente, pari a 0,082 euro (0,112 sul diesel), è stata imposta per il decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011.

Inoltre, "a tutto questo si somma l'imposta di fabbricazione sui carburanti, per un totale finale di 70,42 centesimi di euro per la benzina e 59,32 per il gasolio. Per di più, dal 1999 le Regioni possono imporre le accise regionali, imposte dagli enti locali per far fronte ai più diversi fabbisogni.

Come conseguenza, nel 2011 i consumi di benzina hanno registrato una forte battuta d'arresto, pari al 6% rispetto all'anno precedente, dovuto anche all'aumento del tasso di inflazione.

Nonostante sia impossibile determinare il futuro del petrolio e del prezzo del carburante, Davide si sofferma sull'analisi delle previsioni degli esperti e la ricerca delle possibili alternative al carburante, affermando che "Oltre all'avanzamento della tecnologia saranno le politiche pubbliche a determinare il futuro del trasporto di massa, non le scelte dei consumatori. Infatti alla stragrande maggioranza dei cittadini non interessa ancora comprare un'auto ragionando sulle qualità ambientali o sulla responsabilità sociale. Gli incentivi sull'acquisto di un auto "alternativa" non son ben chiari e dovrebbero essere potenziati e pubblicizzati in maniera più forte.".

Fonte dell'immagine: www.ilrestodelcarlino.it

Visita la tesi:

Il prezzo dei carburanti per autotrazione in Italia