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La tesi del giorno

Missioni spaziali e made in Italy

Missioni spaziali e made in Italy"Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo in avanti per l'umanità". Questa la famosa frase pronunciata da Neil Armstrong quando il 20 luglio del 1969 mise il primo piede sulla Luna.
Un evento eccezionale che segnò l'apice della corsa allo spazio, l'esito del feroce testa a testa tra Russia e Stati Uniti nel periodo della Guerra Fredda.

L'esplorazione dello spazio continua, seppur con qualche intoppo, negli anni successivi e dalla Luna si inizia a guardare a Marte, come dimostrano l'invio nel 2004 dei due rovers per l'esplorazione del pianeta, fino all'ultimo, più recente successo: l'atterraggio della sonda della Nasa Curiosity, con l'invio delle prime immagini sulla Terra.

Europa, Cina e Giappone hanno iniziato a partecipare attivamente alla ricerca spaziale in tempi più recenti, o almeno così pare se si considera solo la facciata pubblica delle missioni.
Il dott. Mattia Mauri, nella sua tesi Storia di una produzione tecnologicamente avanzata: il caso della Cospal S.r.l. e i suoi rapporti con la NASA, ci aiuta a scoprire quanto anche il Made in Italy possa 'fare la differenza' e giocare una posizione predominante nel panorama della ricerca.
Un esempio lampante è proprio la missione del 2004 dei due rovers lanciati su Marte: "per cercare di non sovraccaricare di compiti i robot", racconta il dott. Mauri, "si è deciso di non farli comunicare direttamente dal suolo di Marte alla Terra, ma dato che il satellite Mars Odissey sta ancora girando intorno a Marte, i rovers comunicano le informazioni e le inviano a Odissey che grazie ad antenne lunghe più di 30 metri riesce a captare il segnale e a ritrasmetterlo verso la terra. Queste antenne di grande lunghezza e diametro sono prodotte da una piccola azienda bergamasca, avente sede ad Ambivere: la Cospal Srl dei fratelli Rota Martir".

Questa azienda, ora Cospal Composites, nata nel 1982, riesce a stabilire, grazie ad una ricerca tra le più avanzate nel settore, un forte rapporto di collaborazione con la Nasa e viene scelta dall'ente americano per la fabbricazione di tutte le antenne del loro network.
"Un grande traguardo raggiunto dall’azienda è stata la progettazione e realizzazione di tre antenne ricetrasmittenti per tre stazioni in Spagna, Australia e California in grado di collegarsi e scambiarsi informazioni fra di loro. Con le referenze maturate e grazie a quest’ulteriore successo, Cospal acquisisce fama a livello internazionale che la porta a collaborare con tutti i più importanti players a livello globale per la produzione di antenne di grossa dimensione, dal diametro dai cinque metri in su".

Altro progetto importante a cui la Cospal partecipa è il progetto Galileo, ovvero il sistema di navigazione satellitare civile-industriale sviluppato in Europa in alternativa al Global Positioning System, il GPS militare statunitense, in quanto fornisce una maggiore versatilità di quest'ultimo.
Certo, la presenza di commissioni prestigiose ma provenienti da enti governativi rende il mercato in cui opera la Cospal estremamente dipendente dai finanziamenti pubblici legati alla ricerca, quindi l'azienda si rivolge anche ad altri settori, investendo sempre sull'innovazione e lo sviluppo.

Questa azienda dimostra come è possibile vincere il confronto con il mercato globale investendo in ricerca e in progetti dove sia massima la tensione verso la qualità del prodotto, senza dimentica la capacità strategica dei fratelli Rota Martir.

Immagine: una delle antenne della Cospal S.r.l. Fonte: http://www.cospal.com/

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Storia di una produzione tecnologicamente avanzata: il caso della Cospal S.r.l. e dei suoi rapporti con la NASA