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La tesi del giorno

La nuova emigrazione dei giovani italiani

La nuova emigrazione dei giovani italianiItalia: da paese di emigrazione a paese di immigrazione? Non proprio. A causa della crisi economica e dell'aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani, gli italiani tornano ad emigrare verso i paesi del Nord Europa.
L'emigrazione non riguarda più solo i cosiddetti cervelli in fuga ma una fascia di popolazione dalla formazione più eterogenea che, messa a dura prova dalla crisi, cerca nei paesi del Nord Europa le opportunità che in Italia non trova.
A fare compagnia agli italiani troviamo gli altri paesi dell'Europa mediterranea che più stanno soffrendo la crisi, come Spagna, Grecia e Portogallo. Secondo i dati della Bundesagentur für Arbeit, l'agenzia tedesca del lavoro, dal 2009 al 2011 i flussi migratori dalla Grecia e dall'Italia verso la Germania sono aumentati rispettivamente del 6,4% e del 6,3% (fonte: Corriere della Sera).

Oltre alla Germania, una delle mete più ambite rimane la Gran Bretagna. La dott.ssa Sara De Biase, nella sua tesi La presenza italiana a Londra: da comunità tradizionale a comunità virtuale analizza la comunità italiana a Londra: "analizzando gli aspetti della comunità di Italiani residenti nella capitale londinese è inevitabile il confronto con la vecchia e la nuova emigrazione. [...] La nuova emigrazione oggi si configura più come una forma transnazionale di mobilità che di un fenomeno migratorio assimilabile a quello d'inizio del secolo scorso. Il profilo del soggetto a mobilità internazionale è di un individuo di età compresa tra i 26 e 40 anni, con un elevato livello di scolarità, ed un tempo medio di permanenza in un Paese estero di cinque anni."

"Vi é una sostanziale differenze tra la vecchia e la nuova generazione di emigrati. Mentre la prima emigrazione avviene per lo più sul finire del secondo dopoguerra e comprende in particolar modo l'emigrazione dalle regioni del Sud-Italia, i nuovi flussi hanno caratteristiche ben diverse. L'84 per cento dei ragazzi emigrati in Inghilterra ha frequentato la scuola fino all'età maggiore. Il panorama lavorativo in Inghilterra é spesso costituito da attività precarie e poco qualificate, strumentali per la realizzazione di altri progetti: imparare la lingua o seguire corsi post-universitari. Questa nuova emigrazione é legata al ruolo che la capitale Londra nel mondo dell'economia e della tecnologia. Tra le categorie professionali che scelgono l'Inghilterra ci sono infatti operatori economici-finanziari (banche, assicurazioni) e ricercatori nel campo culturale e in quello scientifico. A questi settori si aggiunge quello della ristorazione, che va per la maggiore."
"L'attuale comunità di Italiani a Londra è sicuramente un'entità molto diversa da quella che si incontrava 50 anni fa. Il tipico emigrato con la valigia di cartone non esiste più (e non solo tra gli Italiani). Oggi, tra l'altro, non si emigra, ci si sposta all'estero. Gli Italiani che ho incontrato nel corso di questa ricerca hanno fatto proprie le caratteristiche della capitale inglese che tanto li attrae: sono dinamici, pieni di iniziativa, flessibili e sempre disponibili alla mobilità. [...] Insomma, la realtà dell'Italiano immigrato che fa il cameriere in una pizzeria italiana che mi aspettavo di incontrare esiste ancora, ma è solo l'antiporta di una realtà diversa, più moderna, dove la realizzazione personale si incontra molto più frequentemente che in Italia."


Fonte dell'immagine: www.solofinanza.it

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La presenza italiana a Londra: da comunità tradizionale a comunità virtuale