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La tesi del giorno

Margaret Thatcher, la Lady di Ferro

Margaret Thatcher, la Lady di FerroNon è sbagliato o eccessivo occuparsi degli anni Ottanta in Gran Bretagna parlandone come di un periodo di cambiamenti così radicali da apparire "quasi rivoluzionari".

Come ci racconta bene Lucia Ruggiero nella sua tesi Il governo Thatcher nella stampa inglese: dall'elezione del 1979 alla guerra delle Falklands, principale protagonista di questa “rivoluzione” fu Margaret Thatcher, la leader conservatrice andata al governo in Gran Bretagna nel 1979 e, tra alti e bassi, rimasta al suo posto sino al 1990, anno delle sue dimissioni.

"I suoi anni in Parlamento - scrive la nostra autrice - furono così incisivi nella vita del suo paese tanto da lasciare ai posteri un “ismo” coniato dal suo nome e poi tradotto in tutte le lingue: Thatcherism".

Perché il Regno Unito non è stato più lo stesso dopo “il decennio Thatcher”? Perché un paese importantissimo nello scenario internazionale come la Gran Bretagna fu così sconvolto da un premier che lo accompagnò non solo attraverso un cambiamento politico-economico ma anche (forse la vera rivoluzione) sociale e culturale? Cosa aveva, insomma, di così speciale questa donna?

È attraverso la stampa di quegli anni, e in particolar modo attraverso l’analisi di una serie di articoli tratti dal "Daily Telegraph" e dal "Times" (che appoggiarono incondizionatamente la Lady di Ferro nascondendone, spesso e volentieri, anche la durezza dei toni) che la nostra autrice ricostruisce questa vicenda basandosi soprattutto sulla stampa dell'epoca.

I giornali filo-conservatori amavano mettere in risalto la fermezza, la forza interiore, il carisma del nuovo Primo Ministro e lo facevano utilizzando aggettivi ed espressioni che sottolineassero questi aspetti.

I discorsi della Thatcher erano sempre diretti ed efficaci e la stampa conservatrice lo sottolineava. La Lady di Ferro "era, per così dire, un personaggio già di per sé notiziabile, nel senso che riusciva a dare un’immagine di se stessa molto forte e facile da trasmettere attraverso i media. I giornali a lei vicini non poterono che esserne lieti e accentuarono questa “comunicabilità” del personaggio".

(fonte immagine: inchiostro.unipv.it)

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