La tesi del giorno
La profezia Maya?
È arrivata la fine del mondo? Dopo un anno passato tra reportage e speciali dedicati, si è giunti alla fatidica data del 21 dicembre 2012 in cui si dovrebbe compiere la 'Profezia dei Maya'.
Ma di cosa parla questa profezia?
Ce lo spiega chiaramente il dott. Ivan Jacquemod nella sua tesi dedicata proprio a questa teoria.
Tutto parte dal calendario di Lungo Computo in cui la data 13.0.0.0.0 coincide con la fine del tredicesimo baktun, giorno in cui il calendario maya verrà azzerato, data che coincide con il 21 dicembre 2012.
"Questa data", spiega il dott. "è presente soltanto su una iscrizione. L'incisione presente sul monumento n. 6 del sito di Tortuguero è stata decifrata nel 1996 da due epigrafisti statunitensi: David Stuart, dell'Università di Harvard, e Stephen Houston, della Brigham Young University. L'iscrizione era incisa su una stele originariamente a forma di T arrivata a noi in pessime condizioni, dato che manca completamente la parte alta sinistra della T e molti glifi sono stati erosi dal tempo".
La traduzione dell'iscrizione, come interpretata da Stuart e Houston è:
Il tredicesimo Baktun finirà il 4 Ajaw 3 K'ank'in. Accadrà (???) la discesa (???) di Bolon' Yookte Kuh sul (???).
In realtà il termine che segue la parola "accadrà" è il principale enigma, e purtroppo è molto danneggiato. Anche la parola "discesa" è solo una debole ipotesi.
"Non possiamo quindi parlare di una vera e propria profezia legata al monumento di Tortuguero", afferma il dott. Jacquemod sulla base delle sue ricerche, "dato che mancano in effetti tutti i presupposti caratteristici di previsione. […] Anche considerando certi gli elementi che gli stessi Houston e Stuart dicono essere un azzardo, nell'iscrizione di Tortuguero vengono a mancare proprio i fattori predittivi tipici di una profezia, poiché i glifi che spiegherebbero cosa accadrà con la discesa sulla terra di Bolon' Yookte Kuh sono comunque illeggibili.
Per considerare l'iscrizione di Tortuguero come una profezia occorrerebbe innanzitutto presupporre che nella parte oggi non più leggibile si trovasse una qualche previsione e, in secondo luogo, andare ad individuare la tipologia di tale previsione. Questa operazione di attribuzione di significato non era oggettivamente realizzabile da parte degli epigrafisti con gli elementi a loro disposizione. Ma trattandosi dell’unica iscrizione maya che indica la fine del calendario di Lungo Computo, vi si dovrebbe ravvisare in qualche modo, per quanto oscuro, una valenza profetica".
Ma allora da dove deriva tutta la tensione profetica pubblicizzata ampiamente durante il 2012?
"Ad occuparsi direttamente della fine del calendario maya", spiega il dott. Jacquemod, "sono alcuni studiosi e scrittori riconducibili al movimento New Age". In primis nel 1975 Frank Waters che ipotizzò che alla fine del tredicesimo baktun il mondo sarebbe stato distrutto da una serie di catastrofici terremoti.
Ma l'espressione "Profezia Maya" si deve soprattutto ad Adrian Gilbert e Maurice Cotterell con il loro libro del 1995 The Mayan Prophecies, che cerca di ritrovare, indagando tutte le civiltà mesoamericane, la conferma dell'ipotesi di una correlazione tra i cicli solari e le ere dei Maya.
Per loro, contemporaneamente alla fine del calendario di Lungo Computo, il campo magnetico solare provocherà l'inversione del campo magnetico terrestre e la Terrà andrà incontro ad un cataclisma.
Altri studiosi si sono dedicati a queste teorie nel corso degli ultimi vent'anni, senza però che si possa individuare tra i vari autori una vera e propria profezia, almeno nel senso letterale del termine. Le ipotesi si distaccano infatti dall'interpretazione dell'iscrizione di Tortuguero e cercano di ipotizzare cosa succederà alla fine del tredicesimo baktun basandosi su altre iscrizioni e su quanto conosciamo della cultura e del mito maya.
"Gli elementi archeologici relativi alle iscrizioni di Tortuguero, Palenque e Izapa", afferma il dott. Jacquemod "vengono lasciati in secondo piano preferendo riferirsi in maniera più generica alle misteriose e grandi conoscenze di cui erano in possesso i sacerdoti Maya.
Il fulcro dell'attenzione si sposta […] agli argomenti sicuramente più accattivanti derivanti dalla tradizione ermetica, quali ad esempio le conoscenze superiori astronomiche ed ingegneristiche dei sacerdoti maya […]. Questo spostamento di argomento è evidente in alcune trasmissioni televisive rivolte ad un pubblico generalista nelle quali l'esotico ed il misterioso vengono combinati con il sensazionale ed il catastrofico".
Insomma, conclude il dott. Jacquemod, "il fatto che i Maya avessero scritto una profezia che faceva coincidere la fine del mondo con la fine del loro calendario viene da ora in avanti data per scontata, pur non essendo per ovvi motivi quasi mai spiegata nei dettagli [perché] i Maya, in definitiva, non hanno scritto alcuna profezia riguardo la fine del loro calendario".
Immagine da firenzetoday.it
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