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La tesi del giorno

Secondo emendamento e porto d'armi negli Stati Uniti

Secondo emendamento e porto d'armi negli Stati Uniti"A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed."
Così recita il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, quello che garantisce il diritto inviolabile di possedere armi.

Nella sua tesi Secondo emendamento e porto d'armi negli Stati Uniti: un diritto discusso la dott.ssa Federica Bardicchia osserva come "il testo del Secondo Emendamento si presta ad un'interpretazione sia civile che militare".
"Sono stati individuati tre modelli di cui si avvalgono gli interpreti del Secondo emendamento. I primi due si concentrano sul preambolo del testo: a well regulated militia e presentano una minima differenza: il primo interpreta il diritto a detenere armi come proprio dello Stato che fornisce poi le armi alla milizia, mentre il secondo stabilisce che questo diritto può essere usato dal singolo solo nel momento in cui si serve nella milizia. Entrambi giustificano il diritto alle armi solo in contesto militare.
Il terzo modello è diverso dai primi due. Basandosi sulle parole the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed, estende il diritto di detenere e usare armi al privato cittadino, anche in contesti civili. La Corte Suprema si è servita di questa terza interpretazione per giustificare la sentenza del 2008 con la quale il diritto sancito dal Secondo emendamento è stato definito come fondamentale."

Tradizionalmente si attribuisce al Secondo Emendamento l'altissima diffusione di armi tra i civili negli Stati Uniti d'America ma, in realtà, questo fenomeno è diventato rilevante solo a partire dagli anni Sessanta.
Nel 1973, una famiglia americana su due teneva in casa delle armi mentre nel 2010 una su tre. Nel 1980, circa un americano su tre possedeva una pistola, mentre nel 2010 "solo" uno su cinque.
Nonostante la percentuale di civili che possiedono armi sia significativamente diminuita negli ultimi anni, il potere della lobby delle armi non lo è affatto.
Dal 1980, 44 Stati federali hanno approvato leggi che garantiscono ai civili di poter portare con loro un'arma per protezione personale. Nel 2005, lo stato della Florida ha passato una legge che esonera da ogni procedimento giudiziario i cittadini che utilizzano armi per legittima difesa. (Fonte: The New Yorker)

Come spiega la dott.ssa Bardicchia "la National Rifle Association, NRA, è un gruppo di pressione che si batte perché il diritto a detenere e usare armi sia garantito al cittadino americano e perché non vengano approvate le leggi sul controllo delle armi, in netta contrapposizione a quanto auspicato dal sindaco di New York, Michael Bloomberg, e dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama".
"Allo stato attuale l’unico controllo deriverebbe dal […] Nics (National Instant Criminal Background Check), se solo la scarsità dei fondi e le leggi sulla privacy non interferissero sulla sua attività. La NRA non si limita ad attività di lobby, ma detiene numerosi negozi per la vendita e l'assistenza delle armi.
A questo punto è lecito chiedersi se l’attività di lobby miri a garantire un diritto inviolabile per il cittadino americano o se invece non rappresenti, ed è questa l’ipotesi certamente più probabile, una strategia di marketing".

Chi è a favore delle armi, perché lo è?
Secondo Larry Pratt, direttore esecutivo dell'organizzazione Gun Owners of America, interpellato dalla dott.ssa Bardicchia, il "diritto di possedere armi da parte dei privati cittadini […] permette di non diventare vittima di un criminale". Larry Pratt afferma che "le persone abbiano diritto all’autodifesa, che si concretizza meglio disponendo di strumenti adatti a questo scopo. Spesso si delinque contro chi venga ritenuto indifeso e il possesso di un’arma può costituire un efficace deterrente verso chi abbia propositi criminali".

Chi non vuole le armi, perché non le vuole ?
"I contrari al diritto di detenere e usare armi alzano la voce, indignati dall'alto numero di vittime registrate ogni anno negli Stati Uniti e cadute sotto i colpi di un'arma da fuoco. […] I proibizionisti chiedono che ai produttori venga sottratto il diritto di parola fini pubblicitari, per scongiurare la propaganda di armi per autodifesa, da loro ritenuta subdola e beffarda perché attenta solo ai profitti."


Fonte dell'immagine: www.cadoinpiedi.it

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