La tesi del giorno
La questione dell'etica parlamentare
La discussione sull'etica parlamentare in Italia è, purtroppo, sempre all'ordine del giorno.
Soprattutto quando ci si confronta con le notizie provenienti dal resto d'Europa, dove per dimettersi basta l'accusa di aver mentito pubblicamente.
"In Italia al proposito, non si è presentata una volontà forte che ha posto in essere misure vigorose e rigidamente sanzionate e l'azione è stata blanda e lacunosa".
Nella sua tesi la dott.ssa Ambra Marini approfondisce il tema dell'etica parlamentare che "comprendente misure molteplici e di difficile definizione. Ciascun paese ha affrontato a suo modo tale spinosa tematica e ha diversamente provveduto a renderne effettivo il suo rispetto con le misure ritenute più appropriate."
La dott.ssa Marini evidenzia come, in Italia, la questione dell'etica parlamentare sia stata affrontata con misure blande.
"In Italia, nonostante la scarsità di misure volte alla realizzazione di una vigorosa disciplina etica parlamentare, si sta affermando la volontà di porre in essere misure volte a porre limiti alla condotta dei parlamentari: recentemente, il 2 agosto 2012 è stata presentata una proposta di modificazione all'articolo 12 del Regolamento della Camera dei deputati."
Tale proposta "costituisce un atto importante in quanto stabilisce il compito dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati di approvare un codice etico e di istituire un apposito comitato etico: questo atto mostra inoltre la volontà di creare una disciplina etica parlamentare italiana analoga alla disciplina di paesi più avanzati sotto questo punto di vista."
La dott.ssa Marini confronta l'esperienza italiana con quella francese: "in Francia prima dell'affermarsi della volontà di porre in essere misure dirette ad affrontare la questione dell'etica parlamentare, la situazione era analoga alla situazione italiana: oltre al regime garante l'indipendenza e la relativa libertà del parlamentare mancava un quadro ben definito di codici articolati in principi etici e organi preposti alla verifica del loro rispetto".
"La Francia ha adottato al proposito, come punto di riferimento, l'esperienza inglese e la costituzione di un'etica deontologica francese definita è iniziata con il decreto n.2010-1072 del 10 settembre 2010 approvato dall'ex Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy volto ad autorizzare l’istituzione di una Commission de réflexion pour la prévention des conflits d’intérêts dans la vie publique con il compito di determinare regole di comportamento al fine di prevenire e regolare eventuali conflitti di interesse nei quali possono trovarsi i membri del Governo, i responsabili di istituzioni e di imprese pubbliche e i funzionari che esercitano le più alte responsabilità amministrative."
"In Inghilterra, l'esigenza di porre vincoli definiti all'ambito parlamentare è antecedente all'esperienza francese: lo scandalo avvenuto nel 1994, The Cash-for-questions affair, mostrò che il parlamentare lobbista Ian Greer aveva corrotto due deputati conservatori del Parlamento in cambio di interrogazioni parlamentari e di altre attività, per conto del proprietario egiziano dei grandi magazzini Harrods, Mohamed Al-Fayed. Lo scandalo segnò un punto di svolta nel modo di concepire la politica in quanto si avvertì l'esigenza di porre in essere delle linee-guida etico-morali al comportamento dei parlamentari per impedire ai soggetti interessati di valicare i limiti propri della loro funzione e per far si che l'unico interesse ad essere perseguito fosse l'interesse pubblico.
Ciò determinò l'istituzione autorizzata dal governo di John Major del Committee on Standards in Public Life, un organo consultivo indipendente le cui raccomandazioni guidano e regolano tuttora il comportamento dei componenti della House of Commons".
In ultimo, la dott.ssa Marini descrive i tratti principali della disciplina etico-parlamentare americana: "emblematica in quanto di più antica costituzione rispetto alle precedenti: è stato difatti nel 1958 che il Congresso degli Stati Uniti ha adottato un proprio codice di condotta, il Code of Ethics for Government Service".
"La disciplina etica americana è caratterizzata da un doppio livello di normazione: oltre ai principi e alle regole previsti nei codici di condotta della Camera e del Senato sono previste le rules, le regole disciplinanti ogni aspetto interno alle due camere".
In ultimo, la dott.ssa Marini descrive i tratti principali della disciplina etico-parlamentare americana: "emblematica in quanto di più antica costituzione rispetto alle precedenti: è stato difatti nel 1958 che il Congresso degli Stati Uniti ha adottato un proprio codice di condotta, il Code of Ethics for Government Service".
"La disciplina etica americana è caratterizzata da un doppio livello di normazione: oltre ai principi e alle regole previsti nei codici di condotta della Camera e del Senato sono previste le rules, le regole disciplinanti ogni aspetto interno alle due camere".
Dal confronto delle disciplina francese, inglese e statunitense, la dott.ssa Marini conclude che "nonostante i differenti livelli di sviluppo delle diverse discipline etiche finora esposte, si riesce a intravedere un elemento comune a tutte: la volontà di porre in essere misure volte a limitare la condotta parlamentare" e che l'Italia, per cercare di arginare il crescente numero di scandali politici, "sta lentamente procedendo alla costruzione di una disciplina etica simile a quella dei citati paesi".
Fonte dell'immagine: www.ilparlamentare.it
Argomento tesi precedente

