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La tesi del giorno

Uno spot contro l'AIDS

Uno spot contro l'AIDSIn occasione delle elezioni politiche del 2013, l'associazione Lila - Lega italiana per la lotta contro l'Aids ha deciso di promuovere una campagna basata su otto domande, dirette ai leader di coalizione sulla prevenzione e i diritti dei sieropositivi e accompagnata da un'iniziativa fotografica.

Il volto di ogni politico è catturato in un'immagine simile ai manifesti elettorali che riporta il seguente slogan: "Voteresti per me se fossi sieropositivo?", e un sottotitolo: "Fermiamo l'Hiv, non le persone con l'Hiv."

Una provocazione contro le discriminazioni, atta ad sensibilizzare in particolar modo gli elettori sui problemi dei sieropositivi, la prevenzione e il trattamento della patologia.

Giulia Lodi, autrice della tesi "AIDS e giovani: analisi di uno spot pubblicitario", enfatizza l'importanza del marketing sociale per lo sviluppo di campagne istituzionali dirette ai giovani in grado di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema AIDS e l'uso dei contraccettivi.

Scopo della tesi di Giulia è elaborare un piano di comunicazione efficace per la lotta contro l'HIV partendo dall'analisi dello spot del 2008 e le reazioni di un pubblico selezionato, composto da giovani dai 20 ai 25 anni, invitato a esprimere la propria opinione tramite un questionario aperto.

Come spiega la dott.ssa Lodi, "…lo spot istituzionale 2008 contro l'AIDS rappresenta due giovani in un aeroporto che discutono pacatamente su chi dei due dovesse entrare ad acquistare i profilattici, il ragazzo sembra più timido e titubante, mentre la ragazza prende in mano la situazione e decide di entrare chiedendo però al ragazzo di accompagnarla. Entrati in farmacia, la ragazza prende una scatola di condom e li porge alla farmacista “questi per favore”, dopo una breve pausa, ne acquista una seconda scatola “anzi due!”. Alle spalle dei due giovani compare una signora sorridente e che sembra soddisfatta del gesto responsabile dei fidanzatini. Lo spot termina con i due che corrono verso la direzione “imbarchi” e si chiuse con la testimonial Ambra Angiolini che raccomanda l‟uso del preservativo e sollecita di informarsi presso il sito del ministero della salute o chiamando il numero verde."

Considerando i dati emersi dal questionario sottoposto al campione analizzato, l'autrice delinea i punti principali di una campagna istituzionale di successo. Tra questi, incitare i giovani a fare il test HIV è uno degli obiettivi primari in quanto responsabilizza i giovani sul proprio stato di salute e sul pericolo di contagio.

Il pudore sembra essere la causa principale di disinformazione, infatti "…Nel caso di una campagna contro l'Aids, il punto centrale, su cui si dovrebbero basare tutti gli obiettivi, dovrebbe essere quello di rendere il sesso un'attività naturale, sana e divertente. A tutti è noto che nella società odierna il sesso rimane un qualcosa di cui ci si imbarazza a parlare, se non con pochi intimi, e di cui a volte ci si vergogna. Il meccanismo da sbloccare, a mio avviso, è proprio questa demonizzazione del sesso che spesso è solo di facciata ed accompagnata da una buona dose di ipocrisia."

Fonte dell'immagine: http://www.lenovae.it/primo-dicembre-giornata-mondiale-contro-laids-non-abbassare-la-guardia-fai-il-test/

Visita la tesi:

AIDS e giovani: analisi di uno spot pubblicitario
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