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La tesi del giorno

Il successo della Lega al Nord

Il successo della Lega al NordLa Lega Nord arranca a livello nazionale ma conquista il centro nevralgico del Nord, la Lombardia. Nonostante l'alleanza con Berlusconi alle Politiche 2013, che, a detta dei leghisti, li ha fortemente penalizzati, il Carroccio è riuscito a espugnare ancora una volta il ricco e industrioso Nord.

Perché? Le ragioni del suo successo vanno ricercate in profondità ed è quello che ha provato a fare Marco Tenconi nella sua tesi Le determinanti del successo elettorale della Lega Nord nel panorama politico italiano.

Fondata formalmente nel 1989 da Umberto Bossi, inizialmente come confederazione di leghe e movimenti autonomistici, la Lega ha aumentato negli anni il proprio peso politico in maniera esponenziale diventando, in breve, un attore di primo piano della scena politica odierna.

"Ma com'è possibile", si chiede il nostro autore, "che un partito “regionale”, che rivolge il proprio messaggio ed i propri valori quasi esclusivamente ad una parte della Nazione, sia, di fatto, alla guida della Nazione intera?".

Limitare il fenomeno leghista alle politiche anti-immigrazione e alle spinte federaliste "sarebbe un'analisi troppo semplicistica ed approssimativa, che non sarebbe in grado di spiegare, per esempio, lo straordinario successo che il partito ottiene nei piccoli comuni del Comasco, del Varesotto e della Brianza (oltre il 60% dei voti alle elezioni amministrative del 2011).

Parte del successo è senz'altro da attribuire alla solida e "storica” identità collettiva della Lega. "Questo processo è stato accompagnato da una ridefinizione dei bisogni che ha spostato le priorità degli italiani dai valori “collettivi” ai valori “individuali” ed è stato caratterizzato da una accentuata “sindrome di accerchiamento” da parte del movimento padano".

Gli uomini del Carroccio "si sentivano, e si sentono, avversati e osteggiati dalla burocrazia romana, dal vigente sistema dei partiti tradizionali, dal processo di integrazione europea, dalla popolazione meridionale prima e dagli extracomunitari poi".

Quello che pare incomprensibile è come, a fronte dei ripetuti scandali interni al partito, dalla famiglia Bossi in giù, dalle ruberie al magna magna in tipico stile romano, i cittadini del Nord continuino a credere nei valori proclamati da questo partito, e traditi nella pratica.

(fonte immagine: agi.it)

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