La tesi del giorno
Il quiz televisivo, dalla cultura allo spettacolo (con qualche broglio...)
Abilità, conoscenza, memoria e fortuna sono le qualità necessarie per parteciparvi, il tutto in cambio di un’ingente somma di denaro: in due parole il quiz televisivo.
Come ci racconta
Benedetta Castaldo nella sua tesi
Il quiz televisivo: tra tradizione e innovazione, la storia del telequiz è in larga parte anche la storia della televisione, in quanto è stato l’unico genere nato contemporaneamente alla televisione e ad essere presente nei palinsesti tv, sia in passato in cui vi era un palinsesto molto rigido, caratterizzato da una suddivisione dei generi ben precisa, sia nei palinsesti attuali in cui si cerca di rimescolarli arrivando ad un unico spettacolo. Un genere sempreverde che ha dimostrato di non avere rivali nel gradimento del pubblico.
Il quiz nasce in America verso la seconda metà degli anni Quaranta e successivamente invade altri Paesi, tra cui l’Italia, dove però ha subito profondi adattamenti, a causa anche di alcuni cambiamenti che si sono verificati nel linguaggio stesso della televisione. "La tv è passata da un meccanismo e un linguaggio molto semplice: il giovedì era sempre dedicato al quiz, il sabato al varietà, ed ogni spettacolo aveva delle caratteristiche ben precise ad un meccanismo un po’ più difficile da capire: tutto diventa un prodotto da comprare, si importano dall’estero i vari format, c’è pochissimo del made in Italy e tutto ruota intorno agli ascolti televisivi".
Dal quiz musicale al telequiz, da quello a coppie a quello all’interno di un altro spettacolo. Da “
Lascia o Raddoppia?”, il primo vero quiz grazie al quale l’Italia ha iniziato a parlare la stessa lingua dalle Alpi a Lampedusa, ai recenti “
L’eredità”, "
Chi vuole essere milionario?" e "
Affari tuoi", "il quiz si è arricchito nel tempo di una serie di elementi di contorno, che hanno contribuito alla sua
spettacolarizzazione: la presenza delle vallette, l’enfasi sulle particolarità dei concorrenti, la personalizzazione del programma attraverso la figura del conduttore, la presenza dei padrini e di ospiti illustri, l’introduzione tra una prova e l’altra di domande appoggiate a filmati, canzoni e numeri di spettacolo".
Le domande sono diventate più facili e questo porta ai concorrenti il fatto di non dover essere super preparati; inoltre ci sono tempi teoricamente infiniti per pensare alla risposta che viene facilitata anche dalle numerose alternative di risposta. Altra differenza che porta i telespettatori ad incollarsi alla tv sta nel fatto che a differenza dei quiz del passato dove il concorrente rispondeva a domande su un determinato argomento, correndo a volte il rischio di diventare noioso, oggi le domande sono spesso incentrate sulla cultura personale ed il telespettatore ha anche la possibilità di rispondere, sempre per piacere personale, assieme a parenti e amici seduti con lui sul divano a guardare la TV.
Un gioco che, però, ai fini della spettacolarizzazione e dell'audience, rischia a volte, come nel caso del gioco dei pacchi di "Affari tuoi", di infilare qua e là qualche irregolarità pur di fare ascolti.
(fonte immagine: televisionando.it)
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