La tesi del giorno
Quanto ne sanno i giovani di sesso e prevenzione?
Esperienze fisiche ed emozionali sempre più intense, sesso di nuova generazione, condom 2.0. Anche nella sfera sessuale la rivoluzione sta arrivando.
Ma proprio ora che
Bill Gates lancia un concorso per studiare un modello di preservativo più performante e "piacevole" per l'uomo, la domanda sorge spontanea: quanto ne sanno i giovani di sesso e prevenzione?
Un'interessante risposta ce la fornisce
Marica Martino nella sua tesi
"Adolescenti e informazione sessuale - Indagine conoscitiva tra 873 giovani del Nord, Centro e Sud Italia".
Questa indagine ha tentato di aprire una finestra sul mondo adolescenziale, scrutando le abitudini e i comportamenti dei giovani del Nord, Centro e Sud Italia, fotografando le loro esperienze personali, analizzando il loro grado di conoscenza a proposito di sessualità, fisiologia riproduttiva e contraccezione.
L’indagine, se pur evidenziando spesso diversità fra le tre zone geografiche prese in esame (Torino, Firenze e Foggia), determinate probabilmente dalle diverse opportunità di formazione e di riferimento familiare e sociale, disegna tuttavia un quadro abbastanza omogeneo di un mondo adolescenziale in evoluzione: i comportamenti sessuali dei giovani, nel giro di due generazioni, hanno subito
profonde trasformazioni.
Come ci spiega la nostra autrice, "l’
attività sessuale inizia sempre più precocemente, ma l’
informazione riguardo la sessualità resta sempre insufficiente. Come conseguenza diretta, negli ultimi anni, si è verificato un aumento di gravidanze indesiderate e di aborti nelle adolescenti. Confusioni, paure, pregiudizi alterano la realtà dell’adolescente, talvolta distorta proprio dalla società in cui vivono, dagli insegnanti, dai genitori, da una morale cattolica che condiziona ancora molto il nostro Paese ma sempre meno i giovani, per lo meno riguardo la sessualità".
"E’ necessario, se non urgente, che la società prenda coscienza delle proprie responsabilità nei confronti dei cambiamenti che si stanno verificando al suo interno, sfidando sè stessa e le menti di tutte le persone che la costituiscono. Questo dovrebbe essere il passo fondamentale per poter dare inizio ad un vero e proprio progetto di educazione alla sessualità".
La
scuola dell’obbligo rappresenta una potenziale fonte d’informazione davvero potente, considerato il fatto che è capace di raggiungere tutti i giovani. "Per poter realizzare ciò, è necessario organizzare
corsi di formazione rivolti a tutti gli insegnanti e magari anche ai genitori: le loro mentalità sono meno recettive e disponibili ai cambiamenti, perché ancora troppo radicate alla cultura tradizionale e limitate dall’imbarazzo".
"Gli interventi dovranno quindi essere multisettoriali, agire su vari lati della società, ma mirare ad un solo scopo: modificare le basi per poi poter costruire su di esse, un progetto concreto di educazione alla sessualità, che divulghi un’informazione realistica ed attuale, volta a predisporre l’adolescente verso scelte libere e responsabili".
(fonte immagine: annalisalomonaco.com)
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Adolescenti e informazione sessuale - Indagine conoscitiva tra 873 giovani del Nord, Centro e Sud Italia

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