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La tesi del giorno

Andreotti, la P2 e il sistema politico italiano

Andreotti, la P2 e il sistema politico italiano"La loggia massonica P2? Qualcuno la considerava come una specie di mutua. C'erano i vertici dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia di Finanza e forse c'era chi sperava di ottenere dei favori, delle promozioni. L'avevano definita una loggia anomala, ma a me nessuno ha mai chiesto di iscrivermi alla P2. Non sono però mai venuto a conoscenza di delitti".

A pronunciare questa controverse frasi fu qualche tempo Giulio Andreotti in una delle sue ultime interviste a Radio 24.

La vicenda politica e giudiziaria di quello che Sergio Flamigni considera “il più grave scandalo della storia repubblicana” ha inizio in modo alquanto fortuito a partire dalle indagini condotte dai magistrati milanesi Giuliano Turone e Gherardo Colombo nell’ambito dell’inchiesta scaturita dal falso rapimento inscenato da Michele Sindona tra l’agosto e l’ottobre 1979.

Come ci spiega Francesco Regimenti nella sua tesi La loggia massonica P2 nel giudizio politico, "col senno di poi è facile affermare che l’affare Sindona è profondamente interconnesso con la Loggia P2 che, in quella vicenda, ha avuto modo di esprimere tutta la sua capacità di condizionare le istituzioni dello Stato e modificare gli eventi a favore dei propri interessi e di quelli dei propri fratelli".

"Dalle carte della stessa relazione di maggioranza emerge con grande chiarezza il succedersi degli interventi effettuati da alcuni politici per ricercare una soluzione che evitasse la bancarotta delle attività finanziarie di Sindona. Questi interventi si sono succeduti in più tempi, anche quando la posizione giudiziaria di Sindona era ormai compromessa, in Italia e negli Stati Uniti, e quando era chiaro che il salvataggio delle banche sindoniane poteva avvenire solo scaricando sui conti pubblici (o di banche pubbliche) esposizioni per centinaia di miliardi”.

Come ha scritto Corrado Stajano, “la vicenda Sindona, per la P2, è un affare di famiglia, non solo perché tutti i suoi protagonisti, o quasi, sono uomini della Loggia […]. La sua competenza è funzionale, naturale. Per la P2 un caso come quello Sindona è l’essenza, la ragion di essere. La P2 è anche lo stato maggiore, la stanza di compensazione, il luogo della mediazione, l’agenzia, il nodo di una ragnatela capillare e diffusa che dispone i suoi uomini nei più delicati settori della società e delle istituzioni, possiede una banca, controlla il più importante giornale italiano, è uno Stato nello Stato”.

(fonte immagine: tg24.sky.it)

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