La tesi del giorno
Antico Egitto e mistero: nel museo di Manchester la statua si muove
Al museo di Manchester, la statua egizia ruota su se stessa. Si tratta di Osiride, il dio dell'oltretomba, che, come mostrano le immagini del video girato dalle telecamere del museo, nell'arco una settimana compie una rotazione di 180°. Nel frattempo, il video sta facendo il giro del mondo e l'Inghilterra si interroga sul misterioso fenomeno (pare che un dossier sia arrivato anche sul tavolo della regina).
Il quotidiano inglese, Daily Telegraph, ha chiesto il parere del fisico Brian Cox, il quale sostiene che il fenomeno sia del tutto naturale: la rotazione è dovuta alle vibrazioni causate dalle persone che affollano la stanza del museo, queste vibrazioni fanno sì che la pietra della statua slitti sul vetro che la sorregge. Meno "scientifico" è l'approccio di Campbell Price, il direttore del museo: «Sono l'unico che ha la chiave della vetrina l'ho rimessa al suo posto ma dopo esattamente un giorno si era ancora girata. Nell'antico Egitto credevano che se la mummia fosse stata distrutta allora la statua avrebbe ospitato lo spirito del defunto e questo potrebbe causare il movimento».
Che sia un fenomeno naturale oppure no, una cosa è certa: in questi giorni il museo di Manchester ha avuto un boom di visite. Del resto, da sempre il mistero è motivo di grande fascinazione nei confronti dell'antica civiltà egizia. Come sottolinea Chiara Curti nella sua tesi, Comunicare l’Egitto Antico: tendenze recenti nella produzione documentaristica europea e statunitense, sebbene negli ultimi due secoli l'egittologia sia diventata una vera e propria disciplina scientifica, "l'immagine comune dell’Egitto Antico non ha conosciuto cambiamenti radicali".
Nel suo lavoro, infatti, Chiara Curti analizza una lunga serie di produzioni di tipo documentaristico, provenienti da tutto il mondo e conservate nel museo di Rovereto, dove nel 2008 si è tenuta un'importante rassegna cinematografica sull'antica civiltà. Ad emergere, in maniera preponderante, sono gli stereotipi legati all'Egitto "sacerdotale e misterioso, in bilico tra scienza e superstizione, tecnica e magia".
La maggior parte delle produzioni prese in considerazione dall'autrice, infatti, hanno come argomento l'aspetto più misterioso e - per questo - più affascinante della civiltà egizia: le tombe ed il mondo funereo. In effetti, "le piramidi per prime sono le architetture maggiormente studiate dagli archeologi ed egittologi oltre che essere i monumenti più visitati dai turisti di tutto il mondo. Purtroppo ne sappiamo ancora poco al riguardo ed è proprio per tale motivo che affascinano e continuano ad affascinare". A questo punto, viene da chiedersi: a quando un documentario sulla misteriosa statua di Manchester?
Immagine di apertura presa qui.