La tesi del giorno
Risparmio? No panic!
Ora che la crisi ci attanaglia, imparare a gestire il proprio reddito sapientemente sembra essere l'unica risorsa a nostra disposizione per salvaguardare il nostro patrimonio.
Ma in quale modo? Lo spiega
Paolo Legrenzi, psicologo cognitivo che con il tempo ha dedicato sempre maggiore attenzione all'economia. Nel suo libro "
Perché gestiamo male i nostri risparmi", Legrenzi illustra in particolar come funziona la nostra mente quando si tratta di operare scelte in campo finanziario.
Nel suo saggio l'autore dimostra che, quando si tratta di prendere delle decisioni in merito al destino dei nostri soldi, spesso agiamo in preda all'emotività a scapito della razionalità.
Il paradosso è presto spiegato: i sentimenti e le emozioni (come la paura o il dolore), utilissimi in altri campi d'azione per captare eventuali situazioni di pericolo, risultano invece paralizzanti in questioni di denaro. Pertanto una buona "
educazione finanziaria" può aiutarci a non prendere compiere scelte azzardate in materia di investimento.
Un'altro autore,
Matteo Muraro, nella sua tesi di laurea "
Psicologia del risparmio: la consumer confidence" espone la connessione tra due scienze apparentemente opposte: la psicologia e l'economia.
"
La valutazione in condizioni di incertezza costituisce un importantissimo tema di riflessione economica e anche di studio della psicologia economica. Secondo Dickinson gli individui mettono a confronto l’impulso al godimento immediato con il desiderio di futuri benefici. Un elemento di grande importanza nella valutazione è rappresentato dalla capacità di
immaginare gli scenari futuri. Altro elemento determinante è la capacità di utilizzo dell’altrui esperienza; il differimento della gratificazione è infatti legato alla facilità di prevedere, utilizzando l’altrui esperienza, gli imprevisti negli affari e nella vita privata, senza doverne avere esperienza diretta. Questa rappresentazione di esigenze future deve possedere inoltre una forza sufficiente per superare l’opposizione dell’impulso della soddisfazione immediata.".
La definizione di
risparmio utilizzata dalle
Surveys of Consumer Finances si basa sull’equazione: risparmio più spese uguale reddito. Analizzando i fondamenti psicologici dell’etica del risparmio,l'autore sottolinea come il risparmio sia collegato alla
rinuncia e perciò rappresenti un comportamento difficile, assimilabile ad altri comportamenti, onerosi quanto necessari, da stimolare attraverso il sentimento morale.
Il "sacrificio" del risparmio è alla base della "
consumer confidence", intesa come l'indicatore economico che misura il grado di ottimismo che il consumatore prova nei confronti della propria situazione economica, personale e globale.
Comprendere i principi della finanza comportamentale illustrati nella ricerca di Matteo è il primo passo per imparare ad amministrare bene quella parte di ricchezza che viene dal risparmio difendendosi dai nostri errori cognitivi.
Fonte dell'immagine: http://www.iorecuperoenergia.it/
Visita la tesi:
Psicologia del risparmio: la consumer confidence

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