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La tesi del giorno

Sviluppo e App: la rivoluzione possibile

Sviluppo e App: la rivoluzione possibileCon la nascita degli smartphone e dei tablet si è entrati nell'era del cosiddetto mobile 2.0 e si è cominciato a diffondere con grande velocità lo sviluppo, la commercializzazione e l'utilizzo delle applicazioni mobili.

Le App sono i software più in voga del momento, in grado di soddisfare le più svariate e talvolta bizzarre esigenze degli utenti: oltre ai giochi e ai programmi di fitness, esistono applicazioni di magia nera, app per diventare miliardari, rimedi antistress e, perché no, per ampliare gli orizzonti erotici.

Tra le tantissime applicazioni esistenti e disponibili oggi sul mercato nei diversi App store sono state sviluppate anche software che presentano uno spiccato obiettivo ecologico compatibile con il concetto di crescita sostenibile: le Green app.

Questa novità è ampiamente descritta nella tesi di Piergiorgio Mazzi "La App Economy, uno strumento innovativo per lo sviluppo:il caso Africa", nella quale l'autore individua le fasi di sviluppo e commercializzazione delle applicazioni mobile a partire dalla descrizione del ciclo di vita dell'App economy e dall'impatto di tale innovazione sull'economia mondiale.

A questo proposito, l'autore cita le Green app maggiormente utili alla causa della sosteniblità ambientale come Goodguide, greenMeter e icarbon Calc. Particolarmente interessante è l'analisi in merito all'impiego del mobile quale strumento a favore dello sviluppo economico-sociale, promuovendo iniziative che stimolassero un impatto positivo sulle società: "enti governativi, istituzioni, organismi internazionali ed organizzazioni non governative (ONG) stanno avviando e sostenendo progetti attraverso i quali sperimentare l'uso di dispositivi mobili (anche in termini di apps) in vari settori, tra i quali, ad esempio, quello medico, per l'assistenza umanitaria e per la salvaguardia dell'ambiente. Dunque, è evidente che l'attenzione per questa innovativa tecnologia di comunicazione è dovuta in particolare all'aumento progressivo della possibilità di accesso e di fruizione dei vari dispositivi mobili, attraverso i quali si è contribuito ad abbassare il livello di digital divide: in diversi paesi in via di sviluppo, in particolare nelle zone rurali, la rete cellulare è l'unico sistema di comunicazione disponibile o utilizzabile sul territorio, nonché l'unico che consenta di raggiungere persone altrimenti escluse da altre forme di contatto."

Ciò significa essenzialmente che, in paesi in via di sviluppo come quelli africani, l'adozione di servizi mobili in contesti ad alto impatto sociale possono essere considerati un nuovo fattore di sviluppo economico e sociale.

Come? Attraverso la diffusione della banda larga e della fibra ottica, attualmente finanziata dai governi locali e in particolar modo degli operatori di telecomunicazioni.

L'elaborato di Piergiorgio si conclude con l'analisi di alcuni esempi concreti di App per promuovere un uso più intelligente della tecnologia a nostra disposizione a favore di una causa importantissima, lo sviluppo socio-economico in contesti di sottosviluppo: tali esempi riguardano, soprattutto, il mercato mobile per il settore agricolo, per il settore della sanità e per il settore bancario. E' il caso di "m-Agriculture" che "migliora l'accesso dei piccoli agricoltori a informazioni aggiornate circa i prezzi, le preferenze di mercato, la coltivazione, le varietà vegetali, i parassiti e la gestione della malattia.".

Fonte dell'immagine: http://www.netpixel.gr/

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La App Economy, uno strumento innovativo per lo sviluppo:il caso Africa