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La tesi del giorno

Le relazioni internazionali del Kazakhstan

Le relazioni internazionali del KazakhstanA seguito del recente scandalo sull'espulsione di Alma Shalabayeva e della piccola Alua, moglie e figlia di Mukhtar Ablyazov, oppositore politico del regime del presidente Nazarbayev, l'interesse della stampa e dell'opinione pubblica verso le relazioni internazionali del Kazakhstan sembra essere aumentato.
Il Kazakhstan è un paese che, almeno in Italia, rimane solitamente ai margini dell'attenzione pubblica ed è noto soprattutto per la sua ricchezza di risorse naturali.

Partendo dal rinnovato interesse per le relazioni diplomatiche del Kazakhstan, il dott. Francesco Rossi, nella sua tesi Il Kazakhstan nelle relazioni internazionali analizza i fattori di interesse internazionale e l'approccio alla politica estera del Kazakhstan.

Il Kazakhstan o Kazakistan è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica ed è un paese transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia.
"Con un territorio di circa 2.7 milioni di chilometri quadrati che attraversa tre fusi orari, dalla depressione caspica ai rilievi dell'Altaj, il Kazakhstan si colloca al nono posto nel mondo per estensione: dopo la Russia, è la repubblica più estesa emersa dal crollo dell'URSS. Il Kazakhstan condivide frontiere con il Turkmenistan, l'Uzbekistan ed il Kyrgyzstan ma, soprattutto, confina per 1700 chilometri con la Repubblica Popolare cinese ad est e per circa 7000 chilometri con la Federazione russa a nord. La Repubblica kazaka è inoltre l'unica, tra le cinque repubbliche centro-asiatiche, ad avere in comune un confine con la Russia. La geopolitica risulta perciò cruciale quando si parla di Kazakhstan e, tanto più, quando si parla di Kazakhstan nelle relazioni internazionali."

Il dott. Rossi definisce la politica estera del Kazakhstan come multivettoriale: "tale termine sta ad indicare una politica estera pragmatica, non-ideologica, motivata esclusivamente dal perseguimento degli obiettivi ritenuti strategici dallo Stato. Il carattere dei governi e le caratteristiche delle politiche interne dei potenziali partner, così come le loro relazioni geopolitiche con gli altri Stati, sono variabili ininfluenti, qualora si segua un approccio multivettoriale. Perciò, un'azione di politica estera potrà essere solo la conseguenza di un calcolo costi/benefici. Si tratta, insomma, di evitare, con qualunque paese, rapporti pregiudizialmente preferenziali o discriminatori e di assicurare la massima libertà di azione diplomatica, lasciando che essa sia limitata solamente dalle norme del diritto internazionale."
"Considerando la situazione geopolitica e la condizione economica del paese, con la sua ricchezza di risorse naturali, l'unica politica estera possibile (e vantaggiosa) sarebbe stata, secondo lo staff diplomatico kazako, una politica estera aperta, libera da pregiudizi e basata su di una diplomazia ben bilanciata: multivettoriale, appunto."

Proprio grazie al suo approccio multivettoriale il Kazakhstan è riuscito a mantenere con gli Stati Uniti e l'Unione Europea buoni rapporti, nonostante l'atteggiamento ambiguo del Kazakhstan in tema di riforme democratiche e diritti umani.
Il Kazakhstan è una dittatura fortemente personalistica, creata e guidata da Nursultan Nazarbayev. Nel gennaio 2012, con elezioni definite dall'Ocse "non democratiche", il partito del presidente Nursultan Nazarbayev ha conquistato più dell'80% dei voti (rispetto all'88% delle elezioni del 2007 e con bassa affluenza alle urne). Tuttavia, i forti interessi economici (soprattutto in campo energetico) dell'Unione Europea rendono difficile una presa di posizione netta in merito alle continue violazioni dei diritti umani operate dal governo di Nazarbayev.

Fonte dell'immagine: wikipedia

Visita la tesi:

Il Kazakhstan nelle relazioni internazionali