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La tesi del giorno

Car Sharing: ecco perché conviene

Car Sharing: ecco perché convieneA Milano sbarca il servizio di car sharing gestito da privati Car2go ed è subito boom di iscrizioni: a meno di un mese dal lancio sono già ben 4.500 gli iscritti. Il servizio, che permette di noleggiare un'auto al costo di 29 centesimi al minuto, ha una tariffa oraria di 14,90 euro, proponendosi come alternativa a taxi, bus, metrò e tram. Si distingue dal tradizionale "noleggio" auto gestito dall'Atm "Guidami", poiché maggiormente efficace ed economico per i brevi spostamenti, in particolare per un lasso di tempo inferiore a un'ora.

La flotta di Car2go sarà composta da 450 vetture, in particolare Smart, che potranno essere ritirate e restituite su tutte le strisce gialle e blu all’interno di un’area di 120 km quadrati. Oltre ad essere uno strumento a favore della mobilità sostenibile, il car sharing rivoluziona il concetto stesso di trasporto pubblico: si configura, infatti, come un servizio di trasporto pubblico ad uso individuale, un’idea di mobilità all’avanguardia e senza precedenti.

L'origine della condivisione dell'automobile è descritta nella tesi del dott. Andrea Caputo "Il car sharing in Italia. Il caso di Genova Car Sharing": "Il Car Sharing, nato in Svizzera su iniziativa di alcuni ecologisti privati, si è poi allontanato dall’iniziale idea di multiproprietà per approdare progressivamente ad un’organizzazione di tipo imprenditoriale. La condizione favorevole per lo sviluppo del servizio risiede nella rigidità del mercato veicolare, che concede poche alternative, economiche e funzionali, rispetto all’acquisto dell’auto, a chi ne fa un uso occasionale. Il Car Sharing si rivolge a quest’ultima categoria di automobilisti, fornendo una valida alternativa, all’acquisto: opportunità di scelta assicurate dalla composizione della flotta e la possibilità di muoversi senza sostenere i disagi e i costi fissi legati al possesso dell’automobile. Inoltre, il Car Sharing produce, nel tempo, effetti benefici sull’ambiente: allenta la morsa del traffico veicolare nei centri urbani e favorisce comportamenti individuali più razionali nell’uso dell’automobile."

Partendo da questi presupposti è evidente che il beneficio che si trae dal servizio sia notevole, ciò che è interessante è indagare come si è sviluppato il servizio nel nostro Paese, a partire dall'esempio genovese analizzato nella ricerca di Andrea.

"La Genova Car Sharing, nata nel 2003 e gestita dall’azienda di trasporto pubblico locale in collaborazione con la società Automotive S.r.l, ha inaugurato il servizio nel luglio 2004 con 16 aree di parcheggio concentrate nel centro città, con 55 posti auto a disposizione e 16 veicoli. Fin dall'inizio l'iniziativa ha riscosso un buon livello di gradimento da parte della cittadinanza, registrando un aumento graduale ma costante di utenti. Il successo è dipeso fortemente dalle condizioni locali di Genova in cui si è sviluppato, in particolare la sensibilità dei cittadini verso i problemi legati alla mobilità, e da alcuni elementi emersi dello studio di fattibilità del servizio, sviluppato da ICS (Iniziativa Car Sharing) e dal Comune di Genova."

Nonostante il trend sia positivo sia in Italia sia in Europa, uno dei limiti del car sharing è la ridotta fruibilità: oltre a Milano e Genova, solo i grandi centri urbani, in particolare del nord e centro Italia, offrono un servizio di auto condivisa. Nelle province minori e nelle periferie il servizio non è ancora stato erogato in quanto le necessità di mobilità sono differenti.

Pertanto, la diffusione della prestazione di noleggio auto nelle grandi città è in ascesa e mira a potenziare il servizio pubblico di trasporto urbano affinché l'inquinamento, il traffico e i parcheggi non costruiscano più un incubo per i cittadini, in particolar modo in un momento in cui una delle basilari priorità degli italiani è il risparmio.

Fonte dell'immagine: http://www.ewheel.it/car-sharing/

Visita la tesi:

Il car sharing in Italia. Il caso di Genova Car Sharing