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La tesi del giorno

Il numero chiuso nell'università

Il numero chiuso nell'universitàSono molte le Università che da tempo utilizzano lo strumento del numero chiuso, specialmente per le Facoltà Scientifiche, al fine di garantire agli studenti una qualità a livello di strutture e insegnamento adeguata.

A partire dalla sua introduzione, con la Legge 2 agosto 1999, n.264, il numero chiuso è stato accompagnato da numerose proteste.

I contrari al numero chiuso sostengono infatti che questo violi uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU, il diritto allo studio.

Tuttavia, come spiega il dott. Del Moro nella sua tesi Il numero chiuso nell'università, la visione secondo la quale «si può parlare di un diritto soggettivo all'iscrizione [...] incontra dei limiti derivanti dalle esigenze organizzative della scuola.»

«[...] Aprire la scuola a tutti significa rendere accessibile a chiunque un bene, quello dell'istruzione, essenziale per la formazione e lo sviluppo della persona umana, e, quindi, realizzare quell'obbiettivo di eguaglianza e giustizia sociale che nella Costituzione è assunto tra i principi fondamentali.»

«Si deve, comunque, precisare che l'eguaglianza delle condizioni di partenza non può intendersi come livellamento delle situazioni individuali, né come garanzia del raggiungimento dei medesimi risultati.»

«Così, nell'ambito dell'istruzione, tale principio non implica il diritto di tutti a conseguire i più alti titoli di studio, bensì l'intervento dello Stato e degli altri enti pubblici diretto ad eliminare quei fattori che impediscono il compimento degli studi, diversi dalla mancanza di capacità ed attitudini personali.»

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