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Le sofferenze bancarie in Italia. Un modello econometrico di analisi e previsione

Punti deboli dell'attuale sistema di adeguatezza patrimoniale

La recente crisi finanziaria ha accentuato le difficoltà che Basilea II incorpora nel suo sistema di adeguatezza patrimoniale cosi, se si analizzano gli studi svolti dal Comitato di Basilea e quelli della Banca d'Italia è possibile riassumere sei problematiche, che riguardano:

1. Qualità e livello del capitale, molte banche che hanno sofferto di perdite ingenti durante la crisi oppure che sono state salvate da interventi governativi presentavano un coefficiente patrimoniale largamente al di sopra del minimo imposto da Basilea. Per esempio il coefficiente patrimoniale di base, Tier 1, dei gruppi bancari maggiori a fine 2006 quindi poco prima della crisi erano in media dell'8%, molto al di sopra del minimo regolamentare del 4%. In aggiunta gli strumenti ibridi e innovativi computati all'interno del patrimonio di vigilanza si sono rilevati inefficaci quali strumenti per assorbire perdite subite dalle banche;

2. Prociclicità, uno dei principali punti deboli del sistema di Basilea II, spesso evidenziato dallo stesso Comitato e Financial Stability Board, riguardala tendenza ad accentuare le variazioni del ciclo economico. Tale limite è dovuto al fatto che i requisisti patrimoniali fondati su rating tendono ad aumentare in corrispondenza delle fasi recessive e a diminuire in quelle espansive. Le banche sottoposte a tensione sui propri ratios patrimoniali sono così costrette a reagire contraendo l'offerta di credito o addirittura riducendo i propri attivi, in questo modo essa accentua la fase negativa del ciclo;

3. Limiti di rapporti di leva finanziaria, Leverege ratio, Numerose grandi banche internazionali si caratterizzano per elevati livelli di leva finanziaria. Questo problema assieme alla prociclicità hanno svolto un ruolo fondamentale nel propagarsi della crisi, poiché nel tentativo di accrescere il proprio coefficiente patrimoniale hanno ridotto gli attivi in maniera rilevante. Da tale manovra, si è verificato un imponente fenomeno di deleveraging, benché fosse un'azione contemplata per attenuare i problemi delle banche ha contribuito ad aumentare l'instabilità finanziaria sui mercati. Pertanto è emerso che c'è, accanto alle tradizionale regole di vigilanza prudenziale di tipo micro, la necessità di affiancare una vigilanza di tipo macroprudenziale mirate ad evitare fenomeni di crisi sistemica;

4. Liquidità, tra i principali problemi delle banche c'è stata la gestione della liquidità, durante la crisi. Molte banche di grandi dimensioni, abituate a gestire grandi quantità di liquidità nel mercato interbancario, hanno superato le difficoltà solo grazie alle iniezioni di denaro offerto a costi molto bassi dalla banca centrale;

5. Banche sistemiche, durante la crisi un buon numero di istituzioni finanziarie sono state salvante da interventi dei governi per paura che un fallimento generasse una crisi di tipo sistemico;

6. Arbitraggi fra banking e trading book, varie banche hanno subito, in tempo di crisi, perdite rilevanti nella rispettiva attività di negoziazione (trading book). Queste perdite hanno riguardato maggiormente posizioni relative a strumenti di debito, le quali erano state inserite nel trading book principalmente a causa del minore requisito patrimoniale associato a questi tipo di classificazione rispetto a quello che le stesse posizioni avrebbero subito se fossero inserite nel banking book.

Le problematiche qui elencate, sono le stesse che hanno spinto il Comitato a rivedere una serie di nuovi requisiti per migliorare il sistema di Basilea II, ossia per innovare il sistema di vigilanza prudenziale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le sofferenze bancarie in Italia. Un modello econometrico di analisi e previsione

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Amedeo Di Nicolò
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Teramo
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Economia e Finanza
  Relatore: Stefano Di colli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 211

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