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Effetto di alcuni farmaci per uso umano sulla qualità ecosistemica del Fiume Arbia (SI)

Calcolo dell’HC5

I necessari dati di tossicità acquatica dei farmaci studiati sono stati ricercati e reperiti in letteratura internazionale. Le informazioni raccolte riportano principalmente endpoint di tipo acuto e, in misura minore, cronico. Nella maggior parte dei casi, le specie oggetto dei test tossicologici sono quelle considerate standard per questo tipo di studi e l’uso ricorrente e diffuso di queste conferisce ai dati una rappresentatività molto limitata in termini di biodiversità.
Per questo motivo, è stato fissato empiricamente a 4 il numero minimo di specie diverse su cui basare i calcoli probabilistici. Questa discriminante ha reso in alcuni casi insufficienti i dati disponibili per lo studio, soprattutto quelli di natura cronica. Data la complessità dei calcoli, è stato fatto ricorso all’uso del software Excel® di Microsoft. I valori di HC5 e il relativo tipo di tossicità valutata per i diversi principi attivi sono riportati in tabella 9. Sulla base dei valori di HC5, è stata calcolata la percentuale di specie protette per esposizione alle concentrazioni dei p.a. rilevate all’uscita dell’impianto di depurazione (Tab. 10).
È in primo luogo evidente come i valori di HC5 cronica siano di molto inferiori, nel complesso, a quelli relativi alla tossicità acuta. Ordinando e confrontando i risultati ottenuti, poi, è possibile notare come il differente grado di pericolosità potenziale dei composti, indicato dall’HC5, sia generalmente rispecchiato dalle percentuali di specie protette alle attuali concentrazioni rilevate nell’impianto di depurazione. A valori minori di HC5 corrispondono, in generale, percentuali minori di specie preservate, ovvero frazioni maggiori di specie esposte a rischio. Un’eccezione è rappresentata dall’Ibuprofene che, sebbene non sia tra i più pericolosi in base ai valori di HC5, e risulti anzi il meno pericoloso dei p.a. in termini di tossicità cronica, spicca per le più basse percentuali di specie protette. Ciò è dovuto all’elevato valore di concentrazione del composto, da 2 a 6 ordini di grandezza maggiore di quello degli altri farmaci (Tab. 3).
Risultano inoltre evidenti i maggiori livelli di pericolosità associati alla tossicità cronica nel confronto con quella acuta. Le concentrazioni di Carbamazepina, Lincomicina, Diazepam e Claritromicina rilevate nello studio pilota rientrano, per quanto riguarda la tossicità acuta, nel criterio di qualità scelto poiché risulta protetto più del 95% delle specie. La stessa concentrazione di Carbamazepina, però, rappresenta un fattore di pericolo per il 25.17% delle specie nel caso della tossicità cronica. Esiste, infatti, una differenza di ben 4 ordini di grandezza tra i valori di HC5 acuta e cronica di questo composto.

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Effetto di alcuni farmaci per uso umano sulla qualità ecosistemica del Fiume Arbia (SI)

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Informazioni tesi

  Autore: Lorenzo Sevi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Carlo Gaggi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 54

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