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La Misurazione degli Oneri Amministrativi nelle Politiche di Semplificazione

Obblighi informativi e oneri amministrativi

Per poter applicare un metodo di calcolo è necessario definire il concetto di onere amministrativo. Innanzitutto bisogna distinguere tra obblighi di contenuto e obblighi di informazione o informativi.
I primi sono azioni o condotte che i governi richiedono alle imprese e ai privati di compiere od evitare, per la tutela dell’interesse pubblico. I secondi, invece, sono delle informazioni su azioni e condotte che i governi richiedono di fornire.
A titolo di esempio, assicurare che il personale abbia una finestra nel proprio ambiente di lavoro è un obbligo di contenuto; dichiarare la presenza della suddetta finestra in un rapporto annuale sulle condizioni di lavoro è un obbligo di informazione.
In altre parole, per obbligo informativo si intende un obbligo dovuto al reperire, produrre, conservare o inviare informazioni alla pubblica amministrazione o a terzi (consumatori), oltre a tutte le attività a connesse per garantire tale il rispetto di tale obbligo.
Gli oneri vengono quindi suddivisi in due grosse categorie. Una prima classe di oneri derivano da obblighi di contenuto e si riferisce alle azioni che i soggetti devono mettere in campo per adeguarsi sostanzialmente alla regolazione (ad esempio, si consideri il caso della regolazione sulla adeguatezza dei luoghi di lavoro alla sicurezza e sanità ambientale. Nella prima categoria rientrano tutti i lavori e le migliorie, così come i controlli periodici, che il datore di lavoro deve eseguire per essere in regola). Esistono poi gli oneri amministrativi, che derivano dagli obblighi informativi poiché sono legati alla fornitura e scambio di informazione con la pubblica amministrazione o soggetti terzi.
Detti obblighi possono comportare dei costi ma gli oneri amministrativi possono essere determinati solo dai costi che derivano da obblighi informativi e non anche da obblighi di contenuto. Gli oneri amministrativi sono quindi i costi imposti alle imprese, allorché queste adempiono agli obblighi di informazione previsti da norme di legge.
Si può definire cioè un onere amministrativo come un costo sopportato dalle imprese private, per adempiere a obblighi informativi richiesti da una normativa statale. Non vengono però calcolati tutti i costi legati alla raccolta di informazioni a carico dell’impresa, come i costi per l’adeguamento dei processi produttivi o i costi finanziari (imposte, dazi). Inoltre la definizione considera solo gli obblighi imposti alle imprese private escludendo quelle pubbliche.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Misurazione degli Oneri Amministrativi nelle Politiche di Semplificazione

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Informazioni tesi

  Autore: Antonio Clemente
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Giuseppe Coco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 52

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