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Il ruolo dei cambiamenti socio - culturali nella creazione di una nuova meta turistica: il caso Torino

Le olimpiadi invernali 2006

Durante la lavorazione finale del primo piano strategico, si era che Torino avrebbe ospitato la XX edizione dei Giochi Olimpici Invernali. Le Olimpiadi sono uno strumento eccezionale per presentare al resto del mondo il territorio piemontese e tutta l’ area metropolitana come luoghi accoglienti per ospitare iniziative culturali, economiche e sportive. Fondamentale è trasformare un evento che dura solo due settimane in un occasione unica per lo sviluppo territoriale provinciale e regionale. Vediamo in ordine il processo di candidatura e ciò che ne deriva.
L’atto della città di Torino di presentarsi alla candidatura per ospitare i XX Giochi Olimpici Invernali, è stata l’espressione della volontà del territorio di realizzare un progetto ambizioso, in quanto portatore di eccezionali opportunità per valorizzare la città stessa, la sua Provincia e la Regione. Nel marzo del 1998 viene ufficialmente presentata la candidatura della città piemontese come prossima sede dei Giochi Olimpici Invernali. Un anno dopo, il 19 giugno 1999, a Seul il Comitato Olimpico Internazionale nomina Torino come sede dei XX Giochi Olimpici Invernali. Sempre nello stesso giorno, il sindaco della città Valentino Castellani ed il presidenti del Coni, Gianni Petrucci, sottoscrivono l’ Host City Contact, il contratto che vincola la città di Torino e il Comitato Olimpico Nazionale al rispetto di tutte le regole previste dal CIO per l’organizzazione e svolgimento dei Giochi. Il 27 dicembre 1999 nasce a Torino il Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali- Torino 2006. Il TOROC è una fondazione senza scopo di lucro responsabile dell’ adempimento di tutti gli impegni sottoscritti dal comune torinese e dal Coni nei confronti del CIO.
I Giochi si sono svolti dal 10 al 26 febbraio, mentre sempre a Torino dal 10 al 19 marzo si sono svolti i IX Giochi Paraolimpici Invernali. Il motto scelto per questo grande evento è: Passion lives here.
Alcuni numeri sulle olimpiadi:
- 3.000.000.000 di spettatori televisivi collegati durante le Olimpiadi;
- 900.000 biglietti venduti alle Olimpiadi;
- 170.000 biglietti venduti alle Paraolimpiadi;
- 130.000 biglietti venduti alle Universiadi.
Da tutti i soggetti interessati nel processo di cambiamento della città piemontese, il 2006 è definito come l’ anno della svolta per la città. In questo momento, è importante testare l’ottimismo dei cittadini e capire quanto le Olimpiadi siano state importanti nel processo di cambiamento del territorio.
Subito per capire com’è cambiata la città e la sua percezione nei torinesi, il Settore Statistica del Comune in collaborazione con il Settore Servizi Telematici realizza un questionario online. La rilevazione ha inizio il 26 marzo 2006 e si conclude il 10 maggio dello stesso anno. Il questionario da compilare via web è rivolto ai torinesi ed ai residenti in Piemonte: l’obiettivo è di realizzare uno spazio per i cittadini dove essi possono esprimere le proprie opinioni ed il livello di apprezzamento sui grandi eventi organizzati ma soprattutto sull’immagine della città e sulla sua vocazione turistica.
Il numero dei questionari registrati validi è stato di 4.175 dei quali il 76% è stato registrato a Torino città. Dall’ analisi del questionario risulta che il 43% è stato spettatore di gare olimpiche ed il 18,6% di gare paraolimpiche. Per quanto riguarda invece la percezione della città, il 95,3% degli intervistati sostiene che l’ immagine della città nel mondo dopo le Olimpiadi sia nettamente migliorata, il 97,7% consiglierebbe la città come meta turistica ed infine l’ 83,4% dichiara che l’ evento Olimpico e Paraolimpico si riflette in maniera positiva sul futuro della città. Importante è il parere dei piemontesi e torinesi riguardo alla possibilità che ha Torino di diventare una delle principali mete turistiche europee: il 92,2% sostiene che, con dei programmi adeguati e mirati, la città si può imporre come nuova meta, la restante parte del campione esaminato sostiene di no.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il ruolo dei cambiamenti socio - culturali nella creazione di una nuova meta turistica: il caso Torino

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Informazioni tesi

  Autore: Paola Nocco
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia del Turismo
  Relatore: Patrizia Battilani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 92

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Parole chiave

turismo
torino
olimpiadi
piano strategico
heritage
cambiamenti socio- economici
meta turistica
mole antonelliana

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