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Identità nel Web: internauti in rotta verso nuovi sé.

Il nuovo mezzo di comunicazione

Secondo il processo di formazione sociologica di un’identità, visto in precedenza, e secondo le teorie di Marshall McLuhan l’evoluzione dell’uomo è in un certo qual senso legata all’evoluzione e ai suoi relativi cambiamenti avvenuti all’interno della società a cui l’individuo appartiene, quindi anche ai mezzi da essa utilizzati nel loro complesso e da cui, la stessa società, risulta essere composta. I mezzi di comunicazione e le nuove tecnologie, essendo ormai parte centrale della vita quotidiana nell’ambiente contemporaneo, risultano pertanto essere un elemento fondamentale che ha preso la caratteristica di un agente atto a stimolare l’evoluzione della persona. Per quanto riguarda l’ambito di nuovi modelli di tecnologia in generale, una ricerca condotta dal CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia), insieme al contributo dell’Università di Milano Bicocca, fa luce sull’approccio che le persone assumono verso i nuovi mezzi di comunicazione. La ricerca prende in considerazione le pratiche usate dai giovani in una realtà che non risulta più essere costituita da luoghi e spazi materiali: sia a livello di socializzazione primaria al nuovo mezzo, ossia l’approccio basato su un’esperienza diretta e personale; sia a livello di socializzazione secondaria, ovvero l’insieme dei processi educativi e formativi, nonché dalle diverse istituzioni di produzione culturale, da cui gli individui apprendono le proprie conoscenze. Il Rapporto riguardante i risultati di tale ricerca ha rilevato sull’argomento tre particolari importanti e di estrema utilità: il problema della relazione, il problema della trasgressione e il problema del luogo.
Per quanto riguarda il problema della relazione tra persona e tecnologia, il CREMIT ha rilevato, a livello di socializzazione primaria, che la condizione privilegiata dalle persone è l’incontro faccia a faccia piuttosto di quello mediatico. I giovani hanno espresso come preferenza di gioco, ad esempio, quella all’aperto: di conseguenza, il video giocare risulterebbe solo l’effetto dell’impossibilità di stare fuori all’aria aperta per lo più impartita dai propri genitori a causa delle loro preoccupazioni, scaturite normalmente dal timore di ampi spazi pubblici. Le attenzioni educative, invece, risultano essere altre. Una di queste attenzioni pone la centralità sulla tendenza, sempre più ampia, a sottrarsi da situazioni sociali scomode: invece di affrontare le persone in modo diretto nel reale si preferisce mediare un messaggio spiacevole attraverso la tecnologia; o, un’altra situazione ancora, è il sempre maggior bisogno dell’individuo di riempire i momenti di silenzio e di colmare i tempi morti usando, a questo scopo, i nuovi mezzi di comunicazione. Il secondo punto, riguardante il problema della trasgressione, mette al centro dell’importanza il confine tra lecito e illecito. Questo confine, a causa della confusione tra dentro e fuori, quindi della socialità e per mezzo della facilità di pubblicazione, ossia dell’autorialità, è stato reso ancora più sottile e varcabile dai nuovi mezzi tecnologici. Il problema principale, secondo il CREMIT, è utilizzare un metodo di insegnamento sconveniente nell’educare la persona all’approccio che si pensa dovrebbe adoperare verso le nuove tecnologie. In particolare, si ritiene che gli individui abbiano innanzitutto una cattiva conoscenza di questo mondo virtuale scaturita dal veloce apprendimento al suo relativo uso senza però degli insegnamenti solidi al riguardo, in secondo luogo le persone utilizzerebbero un approccio per lo più superficiale nell’ambito del Web senza dar peso alle relative conseguenze, quindi senza pensare a ciò che le loro azioni possano scaturire. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Identità nel Web: internauti in rotta verso nuovi sé.

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Astuto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Comunicazione, Innovazione e Multimedialità
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Fabio Muzzio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 72

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