Patogenesi molecolare della Sindrome di Down

Data la complessità della Sindrome, sono stati creati numerosi modelli murini a scopo sperimentale; il modello ideale è quello di un topo che presenti trisomia solo per gli omologhi murini dei geni umani presenti sul cromosoma 21, ma ciò è quasi impossibile da ottenere, per cui si è cercato di creare topi trisomici per il maggior numero possibile di geni correlati alla Sindrome di Down.

Inizialmente, poiché si riteneva che il cromosoma murino 16 (MMU16) corrispondesse al cromosoma umano 21, si pensò di creare topi con trisomia del MMU16 (Ts16), ma il risultato fu che le cavie sopravvivevano raramente. In seguito fu scoperto che solo parte dei geni legati alla Sindrome di Down si trovano sul MMU16, mentre gli altri si trovano sui cromosomi 10 e 17. Per questi motivi vennero creato topi trisomici solo per alcune regioni, maggiormente rilevanti, del cromosoma 16. Tra i vari modelli murini creati, quelli maggiormente usati sono Ts65Dn, Ts1Cje,Ts1Rhr e Tc1.

Il modello Ts65Dn presenta trisomia per tutti i geni del cromosoma 16 esclusi 24 geni. In tale modello sono stati riscontrati disordini mieloproliferativi, macrocitosi e trombocitosi profonda, oltre a displasia dei megacariociti; queste caratteristiche sono state riscontrate anche nei bambini affetti dalla Sindrome, che di fatto presentano un alto rischio di leucemia, macrocitosi e trombocitosi.
I topi Ts65Dn presentano anche le disfunzioni motorie caratteristiche della sindrome di Down, quali passo breve ed irregolare, deficit nell’equilibrio e nella coordinazione e bracciate più deboli rispetto ai modelli di controllo, nel test di Morris.