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La tecnologia Wireless nelle protesi acustiche

Nuove generazioni e nuove idee

Sun Kyung Sunwoo, studentessa della University of Technology di Sydney, nel 2007 inventa il Wirear, apparecchio acustico rivoluzionario nella forma e nella funzione, è a forma di serpente e offre molteplici colori, si cerca di agire sull’aspetto estetico trasformando l’ausilio in accessorio. La sua struttura interna è organizzata linearmente, le componenti non sono impilate. L’innovazione più importante è l’alimentazione, il Wirear utilizza una cella a combustibile micro, una versione in miniatura delle celle a combustibile che differiscono dalle normali pile perché basate su una reazione di combustione controllata, in cui il combustibile è l’idrogeno (H2) e il comburente è l’ossigeno (O): il prodotto finale è l’acqua (H2O). Questa tecnologia presenterebbe numerosi vantaggi di tipo ambientale ed economico una volta in cui le celle a combustibile entreranno in commercio. Il microfono dell’apparecchio Wirear è situato di fronte all’orecchio in modo da captare ogni segnale; è privo di switcher, perché è stato possibile incorporare il controllo del volume all’interno del software.
Nel 2008 InSound Medical crea “lyric hearing aid”, apparecchio CIC (Completely in-The-Canal) innovativo, completamente invisibile e indossabile ventiquattro ore per circa 120 giorni consecutivi, dopodiché smette di funzionare.
La protesi viene applicata a quattro millimetri dalla membrana timpanica (MT), senza bisogno di chirurgia o anestesia, limitando l’effetto occlusione perché di minori dimensioni rispetto ad una normale protesi. È posta una grande attenzione all’eliminazione del feedback, data la diminuzione dell’effetto occlusione non c’è più bisogno di un grande foro di ventilazione che rappresenta una via da cui può fuoriuscire il suono e originare il feedback; la breve distanza dalla MT permette di ridurre la potenza di uscita del segnale, la gamma di frequenze che più contribuiscono al feedback (2000-3000 Hz) vengono attenuate. La sua posizione consente al padiglione auricolare di localizzare e convogliare naturalmente il suono. Il Lyric hearing aid è impermeabile e composto di un materiale anti-batterico che permette al paziente di indossarlo anche per dormire. L’apparecchio si adatta perfettamente alle modificazioni morfologiche che sussistono durante l’atto della masticazione o dello sbadiglio impedendo distaccamenti tra canale uditivo e protesi che causerebbero una fuori uscita di segnale. La protesi una volta inserita nel condotto non ha bisogno di pile di ricambio, ha una fonte di alimentazione incorporata ed è dotata di una tecnologia analogica che ne consente una maggiore durata. Il Lyric si adatta ad ipoacusie lievi o moderate, la sua rimozione avviene tramite una calamita magnetica. Negli ultimi anni la tecnologia fa passi da gigante, nel 2007 Steve Jobs ( 24 febbraio 1955 - 5 ottobre 2011) presenta l’invenzione che rivoluzionerà il modo di percepire la multimedialità mobile: l’IPhone; è un oggetto che ha la funzionalità di un cellulare, ma con cui si può esplorare il web e scaricare numerose “app” (applicazioni) per avere migliaia di funzioni, come per esempio:giocare, avere notizie metereologiche, seguire gli andamenti della borsa, l’IPhone diventa un efficiente navigatore, può essere una macchina fotografia ad alta risoluzione e anche una videocamera HD. Tra le tante app, due anni dopo la creazione dell’IPhone, l’azienda Apple ne mette a disposizione una nuova ideata da Ginger Labs: SoundAMP.
Contemporaneamente allo sviluppo tecnologico gli studi volti ai rimedi protesici si soffermano molto ricercare metodi utili ai non udenti per permettere loro di vivere la vita secondo le proprie necessità e i bisogni sociali. SoundAMP è un software che trasforma un IPhone o un IPad in un amplificatore che migliora l’acuità uditiva. I suoni vengono che vengono captati dal microfono, sono amplificati ed elaborati in tempo reale ed inviati all’auricolare dotato di microfono direzionale. [...]

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La tecnologia Wireless nelle protesi acustiche

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Informazioni tesi

  Autore: Letizia Doganieri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Siena
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Tecniche audioprotesiche
  Relatore: Walter Livi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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Parole chiave

tecnologia wireless
protesi acustiche
apparecchi acustici wireless
sordità
ipoacusia

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