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Dall'arte alla comunicazione. Interpretare i simboli

Pubblicità e arte: analogie e differenze interpretative

Passiamo ora a interpretare le opere alla luce del loro utilizzo in comunicazione. Molta della pubblicità che vediamo, o addirittura i titoli di testa di alcuni telefilm, sono invasi da opere d’arte più o meno famose che vengono adattate al contesto in base all’interpretazione che si voglia dare: si pensi alla famosissima Monna Lisa di Leonardo, del quale il mondo comunicativo ha fatto e continua a fare largo uso. Ma prendiamo al momento altre opere altrettanto famose ma forse poco analizzate dal punto di vista comunicativo. Ad esempio, i titoli di testa di un famoso telefilm americano, Desperate Housewives, sono rappresentati completamente da opere d’arte, ovviamente con le adeguate modificazioni che lascino intendere qual è il filo conduttore del telefilm. Citandone una, potremmo analizzare l’opera di Van Eyck “Ritratto dei coniugi Arnolfini”: nell’opera originale del 1434 vediamo due figure di un uomo e una donna nel momento del giuramento tra gli sposi prima di recarsi all’altare: rituale che avveniva tramite una promessa di matrimonio a mani congiunte, richiedeva la presenza di due testimoni e aveva valore giuridico, e questa tesi è maggiormente avvalorata anche dalla firma dell’artista posta al di sotto del lampadario, la quale assomiglia di più a una testimonianza notarile, piuttosto che a un’autografia di un’opera d’arte.
Nella versione proposta nei titoli di testa di Desperate Housewives abbiamo una visione completamente diversa dell’opera: in questo caso abbiamo sempre entrambi i coniugi, ma non nel momento del fidanzamento bensì in un atto che potrebbe rappresentare la quotidianità della coppia, ossia l’uomo che mangia una banana e getta alle sue spalle la buccia senza preoccuparsi minimamente di doverla raccogliere e nell’immagine successiva vediamo la moglie, per di più incinta, che passa la scopa e pulisce; questo perché gli autori devono rappresentare una casalinga desperate (disperata). La differenza tra le due rappresentazioni sta quindi nell’interpretazione che se ne vuole dare: nel primo caso Van Eyck probabilmente voleva mostrare il momento in cui due giovani decidono di iniziare la loro vita insieme, fidanzandosi e poi sposandosi; nel caso del telefilm invece, l’autore ha voluto rappresentare una sorta di seguito a ciò che veniva mostrato nell’opera originale, e cioè come potrebbe essere la vita quotidiana dei due giovani sposi dopo il matrimonio, dove probabilmente ci sarà sempre una donna che andrà a ripulire laddove il marito sporcherà (anche quando è incinta e dovrebbe stare piuttosto a riposo). [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Dall'arte alla comunicazione. Interpretare i simboli

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Pagnanini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Silvia Ferretti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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